L’Olio della Poesia a Vittorino Curci
di Marcello Buttazzo –
Domenica 30 luglio a Serrano (Carpignano Salentino”), “L’Olio della poesia”, a cura di Mauro Marino, nel centenario della nascita di Rocco Scotellaro, ritorna e premia un grande poeta italiano, Vittorino Curci, che dialogherà con lo scrittore Antonio Errico. È la prima volta, in ventisette edizioni, che un poeta pugliese si aggiudica il premio. Vittorino Curci, poeta, sassofonista, tra le altre cose, ha collaborato con la rivista “Nuovi Argomenti”, ha curato per “Repubblica Bari” la “Bottega della poesia”. Nel 1999 ha vinto li premio Montale per la sezione Inediti. È presente in varie antologie di poesia contemporanea pubblicate in Italia e all’estero. Suoi testi sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, greco, rumeno e arabo. Ha pubblicato numerose opere. Le sue ultimissime sono “Poesie (2020-1997), edito dalla Vita Felice (Milano 2021) con prefazione di Milo De Angelis (Premio Giuria Viareggio e finalista al Premio “Viareggio- Rèpaci, 2021) e “Cadenze per la fine del tempo” (Musicaos, 2023).
La parola ci consente di esplorare il conosciuto e l’inconosciuto, ci fa penetrare nelle trame più nascoste dell’esistente. La parola dei poeti è distillata e purificata, è spesso sonora come il canto dei centomila violini, reca con sé magia e stupore. La poesia è alacre, paziente. E il poeta è forse oggi l’esemplare al mondo di homo sapiens, uomo che esiste perché è cosciente di esistere, come è del vero amore: che è amore solo se è “pensiero dominante” e cosciente di sé. In quest’era frammentata e confusionaria, abbiamo più che mai bisogno della parola dei poeti, per rischiarare le ombre e far fiorire barlumi d’aurora. La grande poesia si nutre alla fonte vivida del tempo e ci può aiutare ad interpretare le cose della vita con umanità. Una grande voce di questa contemporaneità è Vittorino Curci.
Anima visionaria, spirito polifonico, uomo che ama vivere con tutte le sue corde. Scorrendo i suoi versi, si resta colpiti dall’umanità vibratile dell’Autore, dal suo voler rappresentare situazioni, emozioni, narrazioni, con sentito e meditato piglio empatico. Un altro aspetto che balena agli occhi dei lettori è l’eleganza delle descrizioni. Una parola che entra a fondo nel connettivo delle ossa, scava intendimenti e fatti, ci consegna una alata efficacia. Curci ha una ineludibile fede nella poesia, che è lo strumento per antonomasia e pacifico per rappresentare il mondo.
La terra del Sud è ampiamente protagonista nei suoi versi, con i contadini, la luce dei campi, la tramontana che si infila nei tratturi. Curci sa compendiare l’intreccio del tempo quotidiano e del tempo mitico. Il tempo. Lo scandire degli attimi della memoria. Nei versi di Curci l’infanzia è come un eterno presente, è una stagione vivissima che non possiamo situare nel passato. L’infanzia è artefice di vita e di nuovi albori. La poesia di Curci è fascinosa, sa modulare diversi registri linguistici, sa maneggiare con maestria l’elegia, l’invettiva, la supplica. Una poesia adamantina, pura come il diamante, come i cieli estivi di Puglia. Curci sa inquadrare l’esistenza in un campo aperto. Vittorino fa della poesia un avamposto, un fortilizio, un emblema di venustà, un antidoto contro le brutture ricorrenti.
La sua poesia è l’esempio più calzante di bellezza, sia etica che estetica, è un discorso compartecipativo in cui l’”io” rinuncia alle sue creste egocentriche, sa fare un passo indietro, coinvolgendo in un progetto d’ampio respiro il “noi”. Vittorino è un poeta che sa descrivere l’incedere dell’umano sentire con il piglio avvolgente del musicista. Curci è attento a tutto, ai fragori e al contempo al silenzio dell’uomo moderno. È un poeta che sa bere alla sorgente del nettare e dell’ambrosia divina.
Domenica 30 Luglio, in Piazza Lubelli a Serrano, sarà donato ai convenuti un Quaderno, curato da Simone Giorgino, con i versi de poeta. Nel corso della serata, presentata da Stefania Della Tomasa, verrà assegnato anche il premio Millennium, a cura dell’amministrazione comunale di Cursi, alla casa editrice “I Quaderni del Bardo” di Stefano Donno per la ricerca e la caratura internazionale delle sue edizioni di poesia realizzate in collaborazione con La Casa della Poesia di Como. Stefano Donno, nel 2023, ha pubblicato, tra l’altro, l’antologia della poesia ucraina “Clarinetti solari”, a cura del poeta Dmytro Tchystiak con Laura Garavaglia e Annarita Taviani. Il Premio Salento d’Amare andrà all’Associazione Art&Lab Lu Mbroia di Corigliano d’Otranto, luogo di cultura capace di dare risalto alla canzone d’autore, laddove il pubblico e gli artisti si ritrovano in un connubio di condivisione e di complicità. Gli interventi musicali saranno di Maraba Blu Ensemble.
Marcello Buttazzo
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