IO NON CI STO!
Albino Mello –
Io non ci sto, a vivere in una società repubblicana che si dice anche democratica nella quale il confine con un regime dittatoriale è stato ormai varcato ed è sotto gli occhi di tutti (ad eccezione di chi non vuol vedere).
Il controllo (di Orwelliana memoria) è divenuto ormai totale. Quello che in realtà viviamo è un “totalitarismo” asfissiante: quel minimo di tolleranza che fino a qualche tempo fa permeava la società ed era funzionale e fisiologica nel garantire quelle piccole fughe e se vogliamo trasgressioni minime a consentire un po’ più di largo respiro, ci è stato definitivamente precluso, inaugurando un sistema sociale nel quale ogni piccola devianza viene repressa: moralmente, psicologicamente ed economicamente, sanzioni pecuniarie piovono da ogni dove.
Io non ci sto a rientrare nei limiti che ogni giorno ci impongono e attanagliano la mia e l’altrui esistenza.
Ci parlano di tutela della privacy, ma di cosa stiamo parlando amici miei! Siamo spiati e osservati costantemente, ogni movimento ogni gesto ogni pensiero sono oggetto di un ogni presente “grande fratello” attrezzato con telecamere (ormai dappertutto), telefonini tracciabili, con i social che ci rendono dipendenti, con controlli fiscali (incrociati), controlli bancari, controlli stradali etc.. etc..
Basta digitare un nome e cognome ed ecco fatto, vita morte e miracoli sono alla portata di tutti, si, perché, ironia della sorte, siamo finiti senza accorgercene a controllarci vicendevolmente.
Io non ci sto! Come disse il presidente Oscar Luigi Scalfaro in un molto lontano capodanno. Aveva ragione, quella frase è ancor più urgente di prima.
Un comune cittadino.
Con affetto a tutti
Albino MELLO
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