Il buonsenso e l’idiozia
di Marcello Buttazzo – Il web è una piazza virtuale, che tutto accoglie e veicola. Anche sentimenti di odio e affermazioni xenofobe, razzistiche, di intolleranza. Don Massimo Biancalani, parroco della comunità di Vicofaro, a Pistoia, giorni fa, ha deciso di portare un gruppo di giovani migranti in piscina. Questi ragazzi nigeriani, gambiani, senegalesi, meritavano ampiamente un premio perché per diversi giorni avevano fatto i camerieri volontari nelle serate per raccogliere fondi a favore della onlus di cooperazione internazionale “Gli amici di Francesco”. Non c’è niente di male se un gruppetto di ventenni di pelle scura viene accompagnato in piscina, a trascorrere qualche ora di relax. La colpa “imperdonabile” di don Massimo Biancalani è stata quella di postare una foto dei giovani che sguazzano in acqua e si divertono, con il seguente post un po’ provocatorio: “E oggi piscina! Loro sono la mia patria, i razzisti e i fascisti i miei nemici”. La realtà virtuale, si sa, va maneggiata con cura, con discrezione, per non scatenare le riprovazioni e i gratuiti improperi dei fomentatori d’odio. Difatti, il profilo del parroco di Vicofaro di Pistoia è stato subissato da insulti e offese irripetibili. C’è chi, con “eleganza”, ha definito i giovani africani “scimmie”. Non poteva mancare l’intervento “titolato” del segretario della Lega Nord Matteo Salvini, che ha sostenuto che il parroco sia “anti-leghista” e “antifascista”, e ha chiosato con un commento sarcastico. La virulenza dei social non conosce confini; talvolta Facebook è una zona franca e d’ombra dove chiunque si sente autorizzato ad esprimere i suoi “eccelsi” pensieri. Per fortuna, don Biancalani è una persona perbene, stimata, e ha ricevuto anche messaggi di riconoscenza per la sua opera di accoglienza. Comunque, personalmente, ritengo che, in quest’era soverchiata dalla tecnologia, sarebbe il caso qualche volta di spegnere e di far tacere Facebook e di uscire per strada, ripopolando le piazze reali.
Marcello Buttazzo, 28 agosto 2017
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