Il potenziale creativo della parola
di Antonio Lupo
Paolo Vincenti, L’osceno del villaggio ( Argo.Menti,2016) – Una raccolta di testi dalla struttura dinamica, un’antologia densa di acute riflessioni personali, caratterizzata da sapiente fluidità espressiva.
L’autore utilizza a pieno il potenziale creativo della parola in una texture che sembra prendere forma nel suo “farsi”, nel suo “ divenire”.
Il lettore ne segue con piacere le traiettorie lessicali e le parabole semantiche, ne gradisce la varietà di rimandi nonché la gamma delle sfumature comunicative, si affianca all’autore sperimentando l’articolata navigazione dei contenuti e la ricca combinazione di stilemi diversi.
Disamine storico-critiche si alternano ad accattivanti citazioni letterarie, vivide rappresentazioni sociali e mass-mediali focalizzano situazioni problematiche di oggi e di sempre.
Paolo Vincenti passa così in rassegna gli interrogativi della contemporaneità “glocale” con dovizia di approfondite informazioni in un linguaggio molto curato, in una cifra stilistica tutta sua.
Le sue motivate opinioni prendono risalto in un corsivo che non trascura di accompagnarsi ad esergo introduttivi di numerosi cantautori di oggi, cosi come ai classici di tutti i tempi.
Antonio Lupo
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