di Marcello Buttazzo – Ho conosciuto Raffaele Polo, a Lequile, il 13 settembre scorso, in occasione della presentazione del mio libriccino di poesie “Verranno rondini fanciulle”. Con garbo e con chiara competenza, Raffaele parlò dei miei versi e della mia persona. Fui colpito dalla sua spiccata umanità e dall’empatia messa in circolo, frutti rari e sempre desiderati. Di recente, ho acquistato un suo libretto, uscito in estate, dal titolo “Edoardo e l’ultimo sogno”, edito da i Quaderni del Bardo di Stefano Donno. Raffaele Polo è uno scrittore molto prolifico, un giornalista valente, un fine critico letterario. In “Edoardo e l’ultimo sogno”, l’Autore percorre, ancora una volta, selciati salentini. Fra le pagine del libretto, campeggiano vie familiari, stradine compagne, un florilegio di luoghi conosciuti e riconoscibili. La postura narrativa è originalissima, sospesa fra sogno e realtà, fra il rossosangue dei vissuti e il celeste sfumato di ciò che è appena vagheggiato, vezzeggiato. Compaiono personaggi storici della nostra salentinità, come il pittore Edoardo, il cantante Adriano Moschettini, Fulvio Monaco, l’Antonello. C’è un’aura di magia, legata ad una precisa figura geometrica, che caratterizza l’intero racconto. La memoria, è vero, si può perdere; ma, alfine, si può riconquistare. Che sia una figura femminile a farci riconquistare la memoria, a farci recuperare tracce significative della nostra identità, è un azzeccato escamotage. La narrazione è alata, avviene su un filo conduttore di vibratile fantasia. La fantasia e la forza creativa dei giorni migliori. La memoria è ondivaga, ci può ricondurre anche all’infanzia. La memoria è sogno. Sogno ad occhi aperti, che talvolta si mischia con la realtà. Il libro di Raffale Polo ha, tra l’altro, venature sensuali molto raffinate. Un libro da leggere deve farti viaggiare con il pensiero. Ebbene, con questo racconto si trasvola nell’altrove della nostra gente. La gente che ha fatto la Storia della nostra città, Lecce. Stamattina, prima dell’alba, ho letto le 40 pagine di quest’opera bella e fascinosa. Ho trovato “Edoardo e l’ultimo sogno” affidabile e accogliente. Come accogliente e fraterno era stato come me Raffaele Polo, alla presentazione del mio libriccino di poesie, a Lequile, nel mio paese, una sera di metà settembre.

Marcello Buttazzo