L’Uomo neovitruviano di Marta e Domenico Toraldo
di Mauro Marino –
Grande successo sta ottenendo il saggio “Post-human or neo-Vitruvian? The contemporary neo-humanist revolution” [Post-umano o neo-vitruviano? La rivoluzione neoumanista contemporanea] di Domenico e Marta Toraldo pubblicato in lingua inglese sulla rivista “Open Journal of Philosophy” (OJPP). Moltissimi i Downloads e i contatti di lettura da tutto il mondo. Ecco il link della rivista: https://www.scirp.org/journal/OJPP/
Una ipotesi di riflessione profondamente legata all’Umano quella prospettata dai due autori che, a cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, invitano a riflettere sulle possibilità del rilancio di un pensiero neo-umanistico; l’Uomo Vitruviano l’immagine che evocano in alternativa alle prospettive teorizzate dal post-umanesimo imperante e alla sua visione cibernetica e ottimistica sul futuro dell'umanità. Una visione caratterizzata dalla nascita di un ibrido “uomo-macchina” non più soggetto a dolore o malattia cronica.
Per Marta e Domenico Toraldo questa prospettiva teorica è imperfetta in termini sia scientifici che filosofici: «Negare la sofferenza è negare la stessa vita umana, eppure» affermano «sebbene il sogno umano di sconfiggere il dolore e la morte sia stato finora contrastato sistematicamente, non è svanito».È necessario dunque elaborare e dar forza a un pensiero alternativo: «Se l'approccio post-umano propone di andare oltre i confini biologici con l'aiuto della scienza e della tecnologia, riprogrammando la natura per far assomigliare l’uomo a un robot, l’ipotesi Neo-Vitruviana o Neo-Umanista, enfatizza le capacità scientifiche e tecniche degli esseri umani, nella possibilità di migliorare la vita umana e sconfiggere le malattie e il dolore usando la loro Conoscenza dei segreti della Natura». Secondo i due autori potenziando questa Conoscenza, oggi gli esseri umani post-moderni sono in grado di controllare la Natura con le stesse regole con cui la Natura crea il Mondo. In questo modo, gli esseri umani di oggi, come Leonardo Da Vinci nel Rinascimento, usano la scienza per assumere il ruolo di Creatori Universali, senza manipolare la natura come proposto dai post-umanisti. La Natura è alleata dell'Uomo e solo nella custodia del Creato c’è la Salvezza dell’Umano e della Terra che abita.
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