di Vincenzo Ampolo –

Cittadina del mondo e viaggiatrice per scelta e per passione, Luisella Carretta, ogni volta che veniva a trovarmi nella Puglia salentina rivendicava le sue radici familiari, i suoi antenati, che in questi luoghi avevano vissuto prima di ‘volarsene’ al nord per problemi storici, di lavoro, e vicende private. Andavo a prenderla dalla stazione di Lecce e, nonostante il lungo viaggio affrontato, mi chiedeva di passare da Gallipoli, una città sul mare che amava particolarmente.

I luoghi per lei erano sempre legati a incontri, a persone care da ritrovare e riabbracciare o a nuove amicizie da allacciare con l’entusiasmo che le era congeniale.

Io la accompagnavo volentieri da amici artisti con i quali scambiava stimolanti interazioni (1) o in visita a musei che avevano richiesto ed ottenuto delle sue opere per esporle in mostra. (2)  Non mancavano i Convegni che organizzavamo e a cui partecipavamo, le conferenze, i dibattiti, le performance, le istallazioni e gli incontri in diversi luoghi associativi del Salento. (3)

I giorni delle sue residenze presso la mia famiglia volavano tra progetti e impegni quotidiani in cui non mancavano le tavolate con amici tra canti, danze e brindisi beneauguranti.

Quando lei non era qui, ero io a spostarmi a Genova, dietro sua sollecitazione, dove organizzavamo Gruppi d’Arteterapia, Incontri culturali, presentazione di libri, convegni di studio, anche in altre città, con i comuni amici di Milano e Torino. (4)

Ma, per ritornare al Salento, vorrei ricordare alcuni eventi particolarmente significativi, in cui la presenza di Luisella Carretta svolse un ruolo centrale e determinante.

Ottobre 2004 

“OLTRE IL GIARDINO” Progetto curato insieme alle nostre rispettive associazioni  “Perseo – Ente Morale”  e “Le Arie del tempo”.

Una performance in due tempi di Luisella, in collaborazione con Marta Ampolo.

Per salutare un giardino destinato a scomparire si invitano poeti a declamare le loro poesie, tra le istallazioni  di Mauro Marino, Marilena Cataldini e Marco Caiffa e della stessa Luisella.

La situazione è magica e commovente. Luisella si ricopre con un sudario pieno di foglie e fiori spuntati sul terreno bagnato del giardino, si leggono ricordi e parole di addio.

Domenica 31 ottobre 2004, un’ora prima del tramonto del sole, si compie la seconda parte della performance.

Una donna e una ragazza, vestite di nero, con un povero bagaglio, avanzano sulla spiaggia di Rivabella, a pochi chilometri da Gallipoli.

Un cerchio magico di fuoco le accoglie e un suono primordiale invita Luisella ad immergersi in un mare freddo e senza tempo. (5)

15-16 Febbraio 2005

Università degli Studi di Lecce, Anno Accademico 2004-2005

Convegno su Transe e Dissociazione Creativa

Invitiamo Luisella Carretta a tenere una conferenza sulla sua esperienza artistica e testimonianza di di dissociazioni creative vissute nelle sue innumerevoli performance in giro per il modo. (6)

21-24 Agosto 2005

All’interno dei festeggiamenti per LA NOTTE DELLA TARANTA, l’Istituto Diego Capitella, la Società Italiana per gli Studi degli Stati di Coscienza e l’Ente Morale Perseo organizzano, nel Castello di Corigliano d’Otranto, il convegno “ELOGIO DELLA TRANSE”- Cultura, Droghe, Danze, e il gruppo di Transeterapia, a cui partecipano come relatori e come docenti Vincenzo Ampolo, Luisella Carretta . (7)

Del Salento Lei apprezzava la cultura in tutte le sue forme, la luce del giorno, la pietra intarsiata dei palazzi, il mare all’ombra delle torri, ma soprattutto il cibo, il buon vino e l’olio dei nostri ulivi secolari.

In tempi non sospetti, in una delle sue performance nel Salento, mi raccontò di essersi trovata in una foresta d’alberi d’ulivo e di aver percepito un profondo dolore, in quel momento pressochè inspiegabile.

La sensibilità di Luisella aveva colto che qualcosa stava per minacciare quegli splendidi giganti verdi. In realtà pochi anni dopo, nel tentativo di fermare la Xylella fastidiosa, un batterio che porta ad un rapido disseccamento della pianta, i nostri ulivi sono stati eradicati, bruciati, distrutti, situazione che ha cambiato totalmente l’immagine viva e vibrante delle nostre campagne.

Scrivendo di ciò che è stato il rapporto tra Luisella Carretta ed il Salento, il rischio di dilungarmi è veramente molto forte.

Spero di avere occasioni per riprendere questi ed altri momenti significativi, sia pubblici che privati.

Per ora non mi resta che ringraziare questa donna coraggiosa e questa grande artista per tutto ciò che ci ha donato.

Grazie Luisella!

Note

1-Tra tutte ricordiamo quella con il pittore e performer Vito Mazzotta nella sua casa museo di San Cesareo di Lecce;

2- Mi riferisco, fra gli altri, al Museo d’Arte Contemporanea di Matino (Le), Palazzo Marchesale dei Del Tufo;

3- Oltre All’Università di Lecce Luisella partecipa a diversi incontri culturali sia presso il Fondo Verri di Lecce, sia organizzati dall’Associazione Il Piccolo Principe di Galatone, sia in luoghi estemporanei e d’Allerta, in diversi paesi della Provincia;

4- Ricordo a tal proposito i Convegni organizzati dagli amici della Società Italiana per lo Studio degli Stati di Coscienza (SISSC) e gli incontri di ArsMeteo ( Il tempo dell’Arte) tra reale e virtuale, tra parole, immagini, ricerche e scritture;

5- L’esperienza “Oltre il Giardino” viene documentata con un filmato di Caterina Gerardi, con immagini di Marilena Cataldini e Francesca Verdesca e con quaderni che danno conto dei vari percorsi e delle varie espressioni relative agli eventi: tra questi Scriptions n. 4, fogli (di)segni e scritture, Edizioni Le Arie del Tempo, anno 2005.

Di questa esperienza Luisella parlerà anche nel suo ultimo libro VIAGGI NELL’ALTROVE in corso di stampa per le edizioni Campanotto;

6- Nell’Agosto 2005 viene pubblicato il libro Dissociazione e Creatività – La transe dell’artista, ed. Campanotto, con prefazione di Georges Lapassade e postfazione di Piero Fumarola.

 7- Di questa esperienza si veda di Vincenzo Ampolo “ Il metodo Perseo – Diario di un’esperienza” in Oltre la Coscienza Ordinaria Riti Miti Sostanze Terapie, Kurumuni Ed., Lecce, 2012 e la documentazione fotografica di Marta Ampolo.