Ecco; cosa ci porterà domani il tempo? Un’altra bomba? Un altro essere terreno imbottito d’esplosivo che si fa esplodere? Un altro essere che spara all’impazzata tra la folla?
Questa non è vita! Se non ci riprendiamo, questo mondo sarà perso per sempre. Spero tutto ciò passi. Così che le donne potranno tornare a essere madri con uomini veri e non presi in ‘affitto.’
E’ cambiato il vento! Non c’è più un pensiero felice, un idea buona, una visione umana. Tutto ciò è innaturale. Ma perché nessuno lo dice? Anzi, ci abbagliano solo con la ricetta della rinascita economica, i politici demagoghi e gli affaristi scaltri.
E’ cambiato il vento! Noi Salentini conosciamo tutti i venti e tutte le onde del mare aperto, ma questo vento gelido, di morte, che giunge d’Oltralpe o dalla “grande mela”, ancora non lo conoscevamo. Non sentiamo più la pioggia di notte come la sentivamo un tempo, questo fa parte del passato, ora arrivano le ‘bombe d’acqua’, ora s’odono venti di guerra, politici menzogneri, Stati sovrani nascenti e non eletti.
Ed io, che ho trascorso l’estate a pulirmi la mente col suono del mare, cos’altro ho ancora da imparare se non restare a vivere nella mia terra natia esposta ad Oriente…, forse, unica isola felice rimasta assieme alla Basilicata, in questo tragico momento. È qui, insomma, che ci conviene stare, amati e uniti.
Non è solo una provincia, la nostra, ma un luogo riparato da lotte intestine, da possibili invasioni, da minacce imminenti. Fuori il mondo è andato a rotoli, è uscito fuori dai cardini. Stringiamoci coi nostri animi, uniamoci negli affetti.
È cambiato il vento! Quello della ferocia investe il mondo e il nostro tempo; ci giunge dalle televisioni stanche, dai giornali sporchi, dai politici corrotti. Spero che passi questo malsano vento, che ancora non conoscevamo, con le immagini cruenti che invadono gli schermi. Spero nel Salento, spero nelle sue genti. Orsù, dunque, innalziamo le nostre menti, allontaniamo i malanni. Uniamo i nostri cuori, per sempre!