di Marcello Buttazzo-

I partiti ambientalisti, pur non avendo una connotazione ideologica strettamente univoca, si collocano storicamente in un alveo di sinistra. I verdi austriaci sono attualmente sulla cresta dell’onda, stanno mietendo significativi successi. Pur di entrare a far parte dell’esecutivo, hanno preso il posto dell’ultradestra al fianco dei popolari. I verdi d’Austria hanno ottenuto quattro ministeri: Ambiente, Giustizia, Pari opportunità e Affari sociali. I difensori degli ecosistemi e degli equilibri ambientali, i padri e i nonni italici di Greta Tumberg, se la passano molto peggio. A livello istituzionale, il più ecologista di tutti, in questo governo giallo-rosa, Lorenzo Fioramonti, s’è appena dimesso da ministro dell’Istruzione. Del partito dei Verdi storici italiani, che hanno guidato il ministero dell’Agricoltura nel governo Amato e quello dell’Ambiente nell’esecutivo Prodi, non c’è più traccia. Il ministro d’allora (l’ex radicale, poi passato ai Verdi) Alfonso Pecoraro Scanio oggi si batte addirittura strenuamente per campagne di portata “mondiale”, come il riconoscimento della pizza patrimonio dell’Unesco. 

Marcello Buttazzo