di Marcello Buttazzo –

Il presidente Sergio Mattarella ha esortato la politica alfine di “non permettere che la propria identità o l’orientamento sessuale siano motivo di aggressione, stigmatizzazione, trattamenti pregiudizievoli, derisioni nonché di discriminazioni nel lavoro e nella vita sociale”. Occorre più che mai una legge contro l’omofobia. In questi anni, il Parlamento è stato colpevolmente latitante e disattento. Fra gli schieramenti politici di destra, c’è chi osteggia apertamente una normativa contro l’omotransfobia. Comunque, c’è una legge snella pronta dall’ottobre scorso alla Camera, redatta dal deputato del Pd, Alessandro Zan. Solo due articoli, che intervengono sul codice penale e prevedono pene di reclusione da sei mesi a quattro anni.  E da qui si potrebbe e dovrebbe ripartire. Ovviamente, la tutela dell’identità di genere non può essere solo un fatto securitario, ma deve diventare più che altro un sommovimento culturale, educativo e sociale. Parimenti, devono essere attuati e disciplinati tutti gli strumenti di supporto alle vittime, a cominciare dai centri permanenti antiviolenza e dalle case rifugio, come proposto da Gay Center. 

Marcello Buttazzo