Un Tso per la Marin, ovvero la psichiatria della Lega
di Marcello Buttazzo –
La pseudocultura illiberale, securitaria, fa strame del buon senso e della ragionevolezza. La senatrice leghista Raffaella Marin ha presentato un disegno di legge, che mira a creare nuove strutture psichiatriche con più di 30 posti letto per Tso protratti. Che favolosa idea! In sostanza, nuovi manicomi. Per fortuna, la legge 180 del 1978 prevede il superamento del manicomio. La cultura di Franco Basaglia, la psichiatria critica e gli attuali servizi psichiatrici territoriali (che andrebbero perfezionati) hanno posto in boccio una concezione nuova contro le pratiche costrittive. In una tematica così dirimente e delicata, ovviamente, non poteva mancare l’opinione stridente e grossolana del solito Matteo Salvini, che ha decretato, dall’alto delle sue conoscenze infinite: “Vi sono esplosioni di aggressioni da parte di pazienti psichiatrici”.
Memo male che la Società italiana di psichiatria ha replicato duramente al “Capitano” di noi altri.
Gli studiosi hanno fatto notare che le idee del leader leghista sono altamente fasulle, senza fondamento, dal momento che il 95% dei reati violenti commessi nel nostro Paese è attribuibile a persone cosiddette “normali”. Eppoi, Salvini dovrebbe sapere che una persona che soffre di disturbi mentali più delle volte è vittima, non carnefice.
Marcello Buttazzo
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