di Marcello Buttazzo –

Matteo Salvini, per un giorno, mette da parte l’eterna lotta senza quartiere contro gli indesiderati migranti, e decide di fare concorrenza all’altro Matteo, il “conferenziere” d’Arabia, già ex “rottamatore” e “riformista” in camicia bianca. Il padano ha annunciato: “La mia sarà la prima firma sotto un emendamento che cancella il Reddito di cittadinanza”. Evidentemente, a Salvini non interessa ciò che ha documentato in modo statisticamente significativo l’Istat. Il Reddito di cittadinanza ha contribuito a ridurre sensibilmente la povertà nel nostro Belpaese di scandali correnti e di politici corrotti. Se improvvisamente si abolisse il Rdc, l’Italia tornerebbe ad essere l’unico Paese europeo a non avere uno strumento di lotta universale alla povertà. Evidentemente, non importa al segretario del Carroccio che, solo qualche giorno fa, il premier Draghi abbia sostenuto che il Reddito di cittadinanza vada preservato, magari adottando qualche accorgimento alfine di modificare gli aspetti che non funzionano. Del resto, se una misura di questo tipo è in vigore in tutta Europa, qualche motivo radicato e sostanziale ci sarà. Ha ragione l’ex premiere Conte che questa misura vada “riequilibrata senza fare demagogia sulla pelle della povera gente”. Purtroppo, siamo in campagna elettorale per le prossime amministrative, e c’è chi ha bisogno d’una perenne propaganda strumentale per continuare ad esistere.