Roma, affamata di cura
di Marcello Buttazzo –
Domenica 23 giugno, il Papa s’è recato a Casal Bertone per il Corpus Domini. Lui è un animo puro e sa frequentare le periferie fisiche e dell’anima per convinzione e per devozione. Qualche politico, in cerca continua di consensi, si fa vedere nei luoghi più desolati solo per certune occasioni demagogiche di convenienza. Bergoglio è partito dalla periferia per lanciare un monito su Roma: “La nostra città affamata di amore e di cura, che soffre di degrado e di abbandono”. Del resto, a proposito di abbandono, già a capodanno, Francesco rammentò con rammarico i diecimila senzatetto che bivaccavano per le strade. Giorni fa, Alessandro Di Battista, l’inverosimile Che Guevara di noi altri, dalla Gruber in televisione, ha esaltato enfaticamente l’”ottimo” operato di Virginia Raggi. Se guardiamo a più ampio spettro, la miseria e comunque l’indigenza assalgono, mortificano e annientano sempre più, soprattutto nei paesi del Mezzogiorno. E pensare che il vicepremier e ministro Giggino Di Maio, tempo fa, s’affacciò trionfante dal balcone, annunciando spudoratamente e risibilmente: “Abbiamo abolito la povertà”.
Marcello Buttazzo
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