Per quale energia?
di MarcButtazzo –
L’autosufficienza energetica è una improponibile chimera, una vana pretesa. Se Matteo Salvini è perfino convinto della bontà dell’obsoleto nucleare (senza mai citare le inevitabili e nocive conseguenze negative), il governo Meloni procede con alacrità e ha proposto alla Camera un testo, che contiene le norme che autorizzano nuove concessioni per produrre gas. Gli ecosistemi marini sono già stati intensamente modificati, alterati, mortificati dalla prepotente mano antropica dell’uomo. Estrarre gas meccanicamente e fortuitamente, non è la migliore strategia ecologica. Senza contare che, secondo rilevanze tecniche, non conviene estrarre o aprire nuovi pozzi, piuttosto è più redditizio per tantissimi motivi importare. Ciononostante, la destra governativa è compatta nel perseguire la sua folle corsa. Per fortuna, Pd, Movimento 5 Stelle e Verdi-Sinistra si apprestano a depositare, in commissione Bilancio, richieste di soppressione. Conviene sottoporre a stress il mare per una strategia energetica miope e dal fiato corto, e per di più con una resa eventualmente ottenuta di gas minima, inconsistente? Un emendamento dem, a tal proposito, è molto esplicativo: “Le attività di ricerca e coltivazione di giacimenti di idrocarburi rappresentano un potenziale rischio per l’intero ecosistema marino del Mediterraneo tali da richiedere un’attenta valutazione prima di avviare nuove procedure autorizzative”.
Marcello Buttazzo
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