di Marcello Buttazzo –

Viviamo tempi tristi. In un Istituto comprensivo di Catanzaro, un bimbo, affetto da disabilità, è stato escluso dalla gita scolastica. Il piccolo, che frequenta la scuola fra mille difficoltà ma con gioia, è giunto in classe e s’è accorto che i suoi compagni e compagne erano partiti in gita di tre giorni per Matera. Il bambino ha raccontato tutto alla mamma, che ha chiesto spiegazioni al personale dell’Istituto comprensivo. La dirigente s’è detta amareggiata e, arrampicandosi sugli specchi, ha annunciato un’altra prossima gita, stavolta con il bimbo escluso. Incredibile e sconcertante, invece, la risposta d’un docente, che si sarebbe giustificato sostenendo addirittura “di non averci pensato, d’essersi dimenticato”. Dovremmo tutti avere più buon senso e spiccato civismo. Più attenzione per le disabilità e per tutte le diversità, che sono risorse per la crescita della cittadinanza. La politica, le istituzioni, le agenzie educative (scuola in testa) dovrebbero garantire sempre pari opportunità per poter conseguire gradi di serenità e di felicità, a cui tutte le donne e tutti gli uomini hanno diritto. 
Marcello Buttazzo