Lo sfascio delle carceri e l’incapacità del Governo
di Marcello Buttazzo –
Le prigioni italiane sono impraticabili e agonizzanti e il governo Meloni non sa prendere misure razionali per decongestionarle. Lunedì 5 agosto, è morto nelle carceri di Cagliari-Uta un altro detenuto. L’uomo s’è sentito male e mentre arrivavano i soccorsi il compagno di cella ha appiccato un rogo. I medici non hanno fatto in tempo a salvarlo. Domenica 4 agosto, nel penitenziario di Cremona, un 31enne marocchino s’è impiccato in cella. La situazione carceraria è gravemente emergenziale, da anni, senza peraltro che i vari governi in carica siano stati in grado di prospettare soluzioni adeguate. Personalmente, mi sento culturalmente e umanamente vicino all’associazione radicale “Nessuno tocchi Caino”, che si batte con tenacia e con proposte sensate, fra le altre cose, per rendere più respirabile e civile la vita fra le sbarre di dura e afosa ferraglia. Nessuno tocchi Caino”, in questi giorni, ha fatto un accorato appello al Governo e al Parlamento, affinché i deputati della Repubblica non vadano in ferie lasciando senza speranza detenuti e detenenti. I “rimedi” del ministro Nordio sono inaccettabili, non risolvono alcun problema. “Non affrontano proprio l’emergenza” (secondo il parere di Rita Bernardini). Sergio D’Elia, Elisabetta Zamparutti, Rita Bernardini, premevano perché venisse presa in considerazione, in esame la proposta di legge Roberto Giachetti / ”Nessuno tocchi Caino” sulla liberazione anticipata speciale. Le prigioni attuali del nostro Paese sono, nei fatti, malsane, sovraffollate, fatiscenti, posti dove vige l’illegalità. Non solo i radicali di “Nessuno tocchi Caino” sono intenti a denunciare le distorsioni d’un sistema ormai al collasso. Nelle case di pena, dall’inizio dell’anno, si sono suicidati 64 esseri umani e 7 agenti di polizia penitenziaria. “Numeri assurdi, mai visti in precedenza, indegni di un paese civile”, ha affermato Gennarino De Fazio, segretario generale Uilpa. Meloni, Salvini e Nordio non possono continuare a prospettare piattaforme capestro e decreti- legge inconcludenti, che nulla hanno a che vedere con lo Stato di diritto, con la tutela della Carta dei diritti umani, con la dignità delle persone imprigionate.
Marcello Buttazzo
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