di Marcello Buttazzo –

Giorni fa, in piazza, a Montecitorio, l’estrema destra e i cosiddetti “no mask” hanno tentato di strumentalizzare il malcontento, che tuttavia è palpabile nel Paese reale. La crisi pandemica, tra le altre cose, sta acuendo travagli, sta generando nuove sacche di povertà, sta gettando nello sconforto economico innumerevoli persone. In piazza, a Montecitorio, martedì 6 aprile, sono scesi tanti lavoratori allo stremo. E fra essi frange dell’estrema destra e gruppi di “no mask”, pronti a mandare tutto in malora. In televisione, dalle immagini dei telegiornali, si sono viste le lacrime d’un uomo al cospetto d’un poliziotto: “Sono 14 mesi che non lavoriamo”. Filippo Accetta, venditore ambulante cinquantenne, originario della Sicilia, fa le fiere in giro in tutta Italia con il suo camioncino “Sapori di Palermo”. Dall’8 marzo del 2020, il signor Accetta è fermo per lockdown. E con lui le 5 persone con cui lavora. In un anno, l’ambulante ha ricevuto 1200 euro in tutto di ristori.

Ora, se il cosiddetto governo dei migliori non vuole lasciare le piazze ferite dello scontento alla perenne propaganda di qualche politico di destra, dovrebbe intervenire ragionevolmente con mirate e urgenti misure sociali di salvaguardia dei lavoratori. Se il cosiddetto governo dei migliori non vuole consentire in eterno a Matteo Salvini di affrancarsi come ingombrante uomo delle istituzioni e, al contempo, alfiere della lotta, pronto a speculare continuamente sul disagio, deve sanare questo connettivo sociale drammaticamente lesionato e sfilacciato. Qualche politico di centrodestra, che pure fa parte organicamente di questa maggioranza, in un periodo storico di emergenza economica assoluta, dovrebbe smettere di blaterare, di biasimare e di condannare alcuni programmi assistenzialisti necessari, come ad esempio il reddito di cittadinanza.

Ci sono milioni di poveri, che senza reddito di cittadinanza, non avrebbero neppure acceso agli alimenti.

Marcello Buttazzo