L’ignoranza di Feltri contro il Papa
di Marcello Buttazzo –
Per un giorno Vittorio Feltri non lancia strali contro i centri sociali, contro le Sardine, contro i magistrati, ma molto più contegnosamente, nell’editoriale di lunedì 1 marzo, su “Libero”, decide di prendersela con il Papa. La pietra dello scandalo è la pubblicazione del nuovo libro, in cui il Santo Padre espone e rinsalda la sua visione a tutela dell’ambiente. Già il titolo dell’articolo dell’esimio Feltri lascia trasparire l’aria che tira: “Anche il Papa discepolo di Greta. Dio lo perdoni”. L’incipit del pezzo dell’illustre direttore editoriale di “Libero” è semplicemente irrispettoso: “Oddio, anche il Papa è diventato non dico gretino, ma sicuramente ambientalista”. Forse, qualcuno dovrebbe ricordare al giornalista di Bergamo che Bergoglio ha finanche il nome Francesco, e ambientalista lo è per definizione, per sua cultura inerente. Il pezzo di Feltri è un florilegio di non sensi, che susciterebbero anche un amaro sorriso, se non fossero irriguardosi e una sorta di travisamento della realtà effettuale. “La teoria bizzarra del Santo Padre è che l’uomo debba rispettare religiosamente la Natura perché è un Dono del Cielo. A me, invece, essa fa orrore”, declama il preclaro giornalista. Il meglio di sé Feltri lo dà quando, da esperto ecologo e scienziato del clima, espone per la nostra viva ilarità le sue concezioni sul surriscaldamento globale, sull’effetto serra, sul clima che, di fatto, è fuori dai gangheri. Secondo il giornalista, il Papa direbbe “fesserie” (termine da lui usato) solo perché ha avvertito che se non cambiamo atteggiamento sul clima sarà un disastro. Lo scienziato Feltri asserisce che il clima “muta da secoli” e poi, con inarrivabile ironia, scrive: “In effetti, si parla insistentemente di surriscaldamento del pianeta, quasi fosse una tragedia, quando a me piacerebbe che il termometro segnasse qualche grado in più, così risparmierei un bel po’ di euro sulla bolletta del gas”. In un crescendo di sapienza e di conoscenza scientifica, il prodigioso giornalista di “Libero” afferma che i mutamenti della temperatura sono sempre avvenuti e “si susseguono indipendentemente dal comportamento dell’umanità”. Qualcuno dovrebbe spiegare a Feltri che la devastazione e la degenerazione degli ecosistemi sono dovute all’imponente e intrusiva mano antropica dell’uomo moderno, che manipola scenari e altera consistentemente la Natura. Nella parte finale del suo pezzo, l’impudente giornalista si supera: “Stia tranquillo il nostro simpatico o persino amato Francesco, egli morirà in Vaticano nelle vesti di pontefice effettivo oppure emerito, però non sarà un’ondata di calura a soffocarlo”.
Marcello Buttazzo
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