di Marcello Buttazzo –

Il giornalista e scrittore americano Michael Wolff è molto critico con Donald Trump. Il Presidente americano viene descritto come “capriccioso” e “fuori controllo”. Lo scrittore offre un resoconto dettagliato di ciò che di inverosimile e di inverecondo succede alla Casa Bianca. Secondo Wolff, quando Trump nei famosi meeting s’intrattiene con Putin e con altri Capi di Stato, lui arriva a questi incontri con una preparazione totalmente inadeguata, con zero conoscenze. Alla Casa Bianca pare che ci sia una catena decisionale, guidata da altri. E Wolff sostiene che lo stramiliardario sfondato non abbia “le risorse mentali né psicologiche per arrivare fino al termine d’un processo decisionale”. Insomma, un’analisi spietata, senza appello, sul leader del populismo mondiale, che viene descritto nei fatti come un incapace. A mio avviso, però, qualche intendimento ferale è farina del suo sacco demagogico e approssimato per difetto: la volontà brutale di costruire un muro di migliaia di chilometri al confine con il Messico, per impedire l’accesso in America degli indesiderati clandestini.  E sempre Trump avrà deciso di segregare i povericristi, provenienti d’oltreconfine, in mefitiche gabbie di ferro.
Marcello Buttazzo