La sinistra vada a “messa” da Francesco
di Marcello Buttazzo –
La sinistra politica italiana non ha un leader attendibile e carismatico. Troppi epigoni partitici s’aggirano per le televisioni, declamano sterilmente sugli immancabili social. Il teologo Vito Mancuso indica una strada percorribile: “La sinistra risorgerà andando a messa: basta seguire il Papa”. Ed in effetti, la dottrina sociale di Bergoglio è all’avanguardia per anelito popolare. La sua concezione popolazionistica, ad esempio, non conosce impedimenti d’alcun tipo, è flessibile ai vari gruppi etnici, e rompe ogni dogma degli schieramenti partitici contrapposti. Francesco, a più riprese, ha aperto ai gay, ha valorizzato e incoraggiato la Chiesa di strada, degli ultimi. Il nostro Papa crede davvero nei diseredati, negli oppressi, e nel compito morale di guida del pastore, che deve avere addosso l’odore del suo gregge. È stato quasi demonizzato dalla destra. Non s’era mai visto prima un Papa che promuovesse la cultura del dubbio, principio eminentemente laico. Non s’era mai visto prima un Pontefice che aprisse al confronto serrato con le altre confessioni, su un piano di parità. Lui applica il Vangelo di Luca: beati i poveri, e guai a voi ricchi! Vito Mancuso si chiede con malcelata polemica: “Quale partito o movimento di sinistra nel mondo mette al centro oggi la fratellanza, fraternitè, il concetto illuminista, quel pensiero che fa della solidarietà il cardine dell’agire politico?” E pensare che tanti intellettuali e cittadini in buona fede, per anni, si sono trastullati presso le stazioni della Leopolda di Renzi, per cercare, invano, un leader presentabile. Quando bastava più saggiamente andare a messa dal Papa.
Marcello Buttazzo
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