La paladina Giorgia
di Marcello Buttazzo
Giorgia Meloni è convinta che il centrodestra nazionale non esista più. Per lei, che pure aveva avuto una impercettibile visibilità come ministra d’un passato governo Berlusconi, la zavorra adesso è diventata l’ex Cavaliere. La “pasionaria”, un po’ giovane nostalgica, lavora alla costruzione d’un grande movimento sovranista, da affiancare alla Lega di Salvini. Lei, la leader destrorsa, si propone di difendere le istanze del ceto produttivo. E, come al solito, al grido stantio e autarchico “prima gli italiani”, intende pianificare programmi a difesa esclusivamente degli interessi degli abitanti autoctoni. Lei, instancabile paladina dei cosiddetti valori della nostra identità e della nostra società. Insomma, Giorgia Meloni vuole organizzare Fratelli d’Italia come si deve per vellicare la pancia degli elettori, cioè come una piccola Lega. Come se non bastasse ampiamente già Salvini, che nei fatti ha quasi fagocitato anche il suo partito, oltre che Forza Italia. Purtuttavia, Giorgia Meloni (come del resto Matteo padano), per ottenere un certo consenso, può sempre contare sull’aureo avvertimento e clamore: “Attenzione, arrivano i clandestini”.
Marcello Buttazzo
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