di Marcello Buttazzo –

I neuroscienziati, dopo studi accurati, hanno spiegato cosa succede al cervello impegnato nella lettura. In quest’era virtuale, scientificamente s’è visto che solo la confidenza con i libri e con i giornali può generare magia. Insomma, lo stretto rapporto amoroso col testo che si chiama “lettura profonda”, rigorosamente senza distrazioni, è in grado di creare mirabilie, con il cervello che attiva entrambi gli emisferi, dallo strato più ancestrale al più moderno e specializzato nell’astrazione. Il rapporto con la pagina scritta, secondo i neuroscienziati, è provvidenziale: ci permette di riconoscere le parole, di ricostruire le immagini mentali, di accendere empatia per i personaggi, di tracciare collegamenti, di interpretare significati nascosti. Insomma, ci fa diventare esseri umani capaci di emozionarsi e di “intelligere”.

Oggi, purtroppo, nell’era soverchiante di Facebook e Twitter, trascuriamo sovente la pagina scritta e preferiamo le fredde righe d’uno schermo. Dovremmo, per questioni di sopravvivenza, per conservare la specie nel miglior modo, tornare più massicciamente all’ascolto del cartaceo. E un consiglio che potremmo dare in particolare ai politici come Salvini, Di Maio, Toninelli, è quello di lasciare un po’ perdere il tempo impiegato sui social con proclami trionfanti e altisonanti, e di dedicarsi finalmente alla lettura di qualche buon libro. Fa bene alla salute.

Marcello Buttazzo