di Marta Toraldo* e Domenico Maurizio Toraldo** –

É stato pubblicato sulla rivista “Scientific Research Publishing” l’articolo “Scientific Denialism during the Covid-19 Pandemic: Science, Policy and Ethics” [Il negazionismo scientifico durante la pandemia di Covid-19: scienza, politica ed etica] di Marta Toraldo e Domenico Maurizio Toraldo.
Lo abbiamo proposto in più uscite sul nostro sito in italiano, auspicando, tra i nostri collaboratori e i lettori un’ampia riflessione sui temi proposti
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La parte pubblicata di seguito chiude l’articolo.

Diritto ed etica

Il nuovo dovere etico degli scienziati emerge prepotentemente nel tempo della pandemia ed è rendere chiaro alla politica ciò che è meglio e conveniente per il bene sociale.

Le scelte politiche che muovono l’economia destinando i finanziamenti economici alla scienza, hanno il dovere di trovare strumenti legislativi utili da investire per il bene di tutti. [AI, Pak-Hang Wong Philosophy and Technology, 2021].

L’obiettivo prioritario oggi, di una politica che sceglie di applicare il dettato della Scienza alla società, è quello di migliorare i servizi sanitari pubblici attraverso l’analisi dei costi, della qualità delle prestazioni e dell’accesso all’assistenza sanitaria pubblica in modo universale. Un lavoro prettamente tecnico che analizza le diverse problematiche e i diversi aspetti che riguardano l’implementazione di servizi all’interno del sistema sanitario pubblico. Lo si può fare valutando i problemi di integrazione dei vari sistemi sanitari; analizzando i fattori organizzativi che influenzano le prestazioni sanitarie; promuovendo studi di costo-efficacia dei sistemi diagnostici e terapeutici in campo medico; stimando i cambiamenti nella politica sanitaria che la ricerca scientifica può determinare per il benessere collettivo.

Inoltre bisogna promuovere la consapevolezza dello scienziato in merito all’importanza centrale  dell’etica della ricerca in quanto bene essenziale della qualità della ricerca scientifica, promuovere la condotta etica in tutte le fasi della ricerca, definire gli strumenti per individuare in modo preliminare le criticità etiche    per garantire il rispetto dei diritti umani e dell’eco- sistema biologico del pianeta terra, tutelare e promuovere l’autonomia e l’indipendenza politica ed economica della ricerca scientifica, favorire l’interpretazione e diffusione dei risultati scientifici in ambito sociale [Gu Y, Qin X, Wang Z, Zhang C, Guo S Polit. Sci. Rev. 2021]. La comunicazione dei risultati e la divulgazione scientifica sono espressione delle società democratiche e contribuiscono al mantenimento e allo sviluppo delle tradizioni culturali e alla formazione di un’opinione pubblica consapevole. Infine i ricercatori devono contribuire al dibattito pubblico portando argomentazioni basate sulle ricerche effettuate frutto di ragionamento scientifico. Non devono più verificarsi come è successo in età pandemica che le ricerche scientifiche effettuate, venivano commentate in pubblico da altri divulgatori scientifici medici/biologi  che potevano travisare i risultati ottenuti. I ricercatori non hanno il controllo su come i risultati delle loro ricerche vengano utilizzati da altri ma in ogni caso condividono la responsabilità riguardo come questi risultati vengono originariamente interpretati e di conseguenza interpretati in contesti diversi presentati [cid.ethics@cnr.it].

Conclusioni

Un piano politico strategico per la scienza nel prossimo futuro, dovrebbe includere un approccio ponderato alla creazione di una nuova cultura scientifica democratica che onori i principi etici di diversità, equità, inclusione e libertà nella ricerca di base.

Si devono creare i mezzi ed i presupposti per far progredire la scienza in modo autonomo (piena libertà per gli scienziati, liberi dalla politica e dall’economia) garantendo un flusso di risorse economiche indipendenti dal potere politico nell’assegnazione di risorse e, contestualmente, migliorando i meccanismi di diffusione-divulgazione dell’informazione scientifica. Si devono creare i presupposti etici per dare, ai migliori ricercatori, la possibilità di elaborare idee indipendenti dalla politica e dall’economia per poter  perseguire in piena libertà

Il nostro obiettivo di medici e ricercatori deve tendere a non proporre soluzioni pre-confezionate di tipo politico/ideologico, ma indicare, invece, i percorsi scientifici utili e necessari per arrivare più correttamente ad una scelta politica/sociale benefica e consapevole, condivisa da tutti e difendibile dal punto di vista scientifico e sociale.

* Laureata in Filosofia presso l’Università del Salento
** Dipartimento di Riabilitazione, Direttore dell’Unità Cardio-respiratoria della ASL Lecce
(https://orcid.org/0000-0003-0023-0212) // Email: toraldodomenico@gmail.com