di Marcello Buttazzo –

Giorni fa, Donald Trump per criticare aspramente l’oppositore democratico Joe Biden, che aveva aderito, inginocchiandosi, alle proteste per la barbara uccisione dell’afroamericano George Floyd, s’espresse così con tono sprezzante: “I leader guidano, i codardi s’inginocchiano”. Ma può essere considerato un leader un malaccorto politico, che ha gestito con superficialità, con arroganza e con ignoranza la pandemia Covid-19? Può essere considerato una guida, uno sprovveduto repubblicano stamiliardario, che si fa beffare da gruppi di teenager e ventenni progressisti? Il comizio di Trump tanto atteso di Tulsa s’è trasformato in un flop clamoroso. “Abbiamo ricevuto un milione di richieste online”, recitava, trionfale, alla vigilia, la campagna di Trump. I giovani contrari alle idee xenofobe, omofobe, razzistiche, del presidente degli Stati Uniti si sono prenotati in massa online al comizio, disertando ovviamente. Alla fine, erano presenti solo 6000 sostenitori fedeli. Ma davvero un esponente che capitola al cospetto d’una trappola ben congegnata da ragazzini, è un leader (come solo lui asserisce)? 


Marcello Buttazzo