di Marcello Buttazzo –

La campagna elettorale di Forza Italia per le prossime elezioni regionali dell’Emilia- Romagna si sta svolgendo all’insegna dell’“impegno” programmatico e della “dialettica” politica. Vittorio Sgarbi, capolista azzurro in varie province, collegato per telefono da Rimini con Silvio Berlusconi ha sentenziato: “Ora al Papeete andiamoci noi due. Noi siamo bagnini di lusso, noi andiamo lì, tu come faraone, io come sultano, e non ce n’è per nessuno”. Di certo, il critico d’arte e il signore di Arcore, con i loro vissuti e con il loro curriculum vitae mondano, al Papeete farebbero un figurone. Altro che l’epigono Salvini. L’ex Cavaliere, collegato per telefono, ha rammentato con orgoglio i suoi brillanti trascorsi giovanili, quando s’esibiva da protagonista come fine chansonnier, a Cattolica, a Rimini, e intratteneva il pubblico con le canzoni francesi, che “aveva imparato e studiato alla Sorbona”. Poi per l’ex premier, nella fase matura, vennero i tempi più raffinati della collaborazione artistica nientemeno che con Mariano Apicella e gli incontri gaudenti nelle cosiddette “cene eleganti” con le soubrettine. Berlusconi, vero precursore del Papeete e della decadenza politica. 

Marcello Buttazzo