di Elio Ria –

In tutta Italia nascono i comitati ‘Sardine’ in opposizione alla scelleratezza politica di una destra sempre più in cerca di miti e di luoghi comuni per attecchire negli strati sociali. Prima gli italiani registra il malcontento della gente che stenta a vivere, o meglio, a continuare a tenere il tenore di vita degli anni passati, nonché ad accertare lo stato di disagio e di povertà di milioni di cittadini italiani. In effetti, non ce la passiamo bene. Ma il problema è sempre lo stesso, identico da decenni: il debito pubblico che ristagna ogni possibilità di riscatto sociale. Siamo impantanati nelle pieghe della finanza con un rallentamento continuo e costante di ogni attività lavorativa. Allora, ecco che lo slogan Prima gli italiani, funge da farmaco antidolorifico e antinfiammatorio ad una condizione pubblica di salute precaria. Già, siamo ammalati di indifferenza, di debiti, di disoccupazione, di servizi inefficienti, di malfunzionamento degli ospedali, di corruzione, di mafia, di vitalizi, di pensioni minime, di problemi idrogeologici, di mancate ricostruzioni, di allagamenti. C’è tutto in questa nostra povera Italia – donna non più in grado di guardare e custodire i propri figli. C’è la politica? Si, c’è, ma miete delusioni giornaliere, capace soltanto di perdersi nei cavilli della burocrazia. Tutti non hanno colpe, innocenti, competenti, bravi. E l’Italia? Ah, ma c’è qualcuno che grida Prima gli italiani, ma cosa significa? E soprattutto cosa prevede? Le piazze straboccano di gente, bivaccano le chiacchiere sul lastricato, l’aria è irrespirabile, s’innalza sempre più la misura dell’impossibilità. E non mancano le idee della costruzione di un concetto che ha la funzione di tenere a bada la gente, di non accendere la miccia di una protesta. In fin dei conti, tutto poi si aggiusta, si acquieta, ma soprattutto si dimentica per molto tempo, fintantoché un fatto, una tragedia non riporti tutto di nuovo a galla. Basta, dunque, Prima gli italiani? Prima di chi? E in virtù di quali norme, principi o assunti? È forse un dogma o qualcos’altro? Comunque sia, Prima gli italiani incute angoscia. Allora, le sardine rappresentano un antidoto all’irruenza di una ideologia che, nella sua natura di vulnerabilità strutturale, si rafforza con il bisogno istintivo della gente di immaginare un futuro possibile. Le sardine, tuttavia, non devono essere soltanto resistenza e opposizione ad una parte politica in particolare, devono anche mostrare la capacità di ritrovarsi comunità attiva che sa elaborare proposte, condizioni migliorative della vita, programmi centrati sul buon senso e sull’onestà, e ancora inculcare educazione e gentilezza non in un mar piccolo, ma finalmente nell’immensità di un oceano.

Elio Ria