Il cuoco del Capitano
di Marcello Buttazzo
Un tempo era un fedele elettore di sinistra, si trastullava nel salotto di seconda serata televisiva di Bruno Vespa, insegnando a Massimo D’Alema a preparare il risotto, ora fa una svolta drasticamente destrorsa. Gianfranco Vissani, chef stellato, per le prossime Regionali in Umbria, è perentorio: “Qui la sinistra ha fatto tanti errori. Adesso proviamo cinque anni di Lega”. In effetti, il ristoratore e polemista Vissani non ha tutti i torti. In generale, da un po’ di anni, il centrosinistra dominante non è andato molto nelle piazze, fra la gente che soffre l’indigenza. E anche il premier Conte di questo esecutivo giallorosso delude ampiamente, quando va in visita al re del cachemire Brunello Cucinelli. Nella sua eterna propaganda, Salvini è molto più convincente. L’ex ministro delle felpe non indugia ad indossare t-shirt e ad andare in fabbrica. Purtroppo, nell’immaginario di tanta gente, Matteo padano è più vicino al popolo di vari esponenti “radical- chic” della sinistra. Vissani, ormai ex “cuoco della sinistra”, nel 2018 ha votato per il leader del Carroccio, che con un eloquio ardito e, per di più, abnorme definisce addirittura “un Che Guevara”. Ahimè! Comandante Salvini, “Capitano” di noi altri.
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