Forza Italia e lo “Ius scholae”
di Marcello Buttazzo –
Auguriamoci che le aperture di Tajani e di Forza Italia sullo ius scholae siano sincere. Se il pronunciamento venisse portato in Parlamento si potrebbero trovare i numeri per far passare una decente legge sulla cittadinanza. Indubitabilmente, lo ius soli sarebbe più auspicabile e più logico, dal momento che un ragazzo o una ragazza, nati in Italia da stranieri dovrebbero godere degli stessi diritti e doveri di noi autoctoni. Questi giovanissimi sono, nei fatti, italiani, parlano la nostra lingua, i nostri dialetti, sono integrati nel nostro connettivo sociale, cominciano a frequentare le nostre scuole. La cultura identitaria spinta allo stremo, per escludere l’alterità, non è una grande trovata. Da Gasparri a Tajani, da Salvini a Meloni, si fa una gara ad esprimere il loro assenso o diniego a una eventuale normativa che modifichi l’ormai vetusto e anacronistico ius sanguinis. Ma, sulla stampa, ho letto un’affermazione davvero paradossale. Il leghista Nicola Molteni esorta il centrodestra a evitare di dare sponde “a una sinistra che sull’immigrazione vuole cancellare confini, abolire il reato di immigrazione clandestina, sostenere e favorire ong straniere”. È vero, la cultura popolazionistica delle destre estreme di Salvini e Meloni la conosciamo, purtroppo, troppo bene. Epperò, la sinistra non desidera eliminare i confini. Ha solo un’idea più flessibile, più malleabile, di quella di Molteni. Quanto poi al reato di immigrazione clandestina sarebbe, effettivamente, il caso di abolirlo, insieme a tutta l’infausta legge Bossi- Fini. Quanto alle tanto vituperate ong straniere, forse il sottosegretario leghista potrebbe informarsi più compiutamente sull’attività svolta dalle navi che salvano quotidianamente migranti, che rischiano di annegare nel mare nostro. Le navi ong criminalizzate dal suo governo di “patrioti”.
Marcello Buttazzo
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