di Marcello Buttazzo

Siamo alla deriva sociale, culturale e politica. Il Movimento 5 Stelle e la Lega di Salvini hanno nominato la senatrice del Carroccio, Stefania Pucciarelli, presidente della Commissione del Senato per i Diritti umani. Qualcuno al suo posto aveva proposto Emma Bonino, ma evidentemente i trascorsi umanitari della leader radicale non erano convincenti e preclari come quelli della senatrice leghista. Stefania Pucciarelli ha idee assurde e orripilanti, che mal s’attagliano alla difesa dei diritti dei popoli, delle genti, delle minoranze: sui social, lei agogna contro i rom le ruspe distruttrici di salviniana memoria, è contraria a introdurre il reato di tortura, definisce con disprezzo “zecche” i giovani dei centri sociali, denigra il gay pride, chiamandolo volgarmente “Carnevale meno serio”. Ed ancora, la insigne senatrice leghista, tempo fa, mise un like a un post che evocava i forni contro i migranti. Un curriculum davvero “meritorio”, “luminosissimo”, da far impallidire le decennali battaglie umanitarie e civili del sociologo del Pd Luigi Manconi, persona competente e di riguardo, per anni presidente della Commissione diritti umani. Se davvero questo è il nuovo che avanza, il cosiddetto “governo del cambiamento”, forse sarò un nostalgico, ma vorrei sommessamente dire: ridateci Manconi, ridateci Emma Bonino.

Marcello Buttazzo