di Marcello Buttazzo –

Una possibile alleanza fra Pd e Movimento 5 Stelle spaventa e scontenta più di tutti gli adepti dell’ex “rottamatore” Renzi. Tanto che il deputato di Italia Viva Luciano Nobili ha lanciato nientemeno che una Leopolda per Roma, a ottobre. “Alla Capitale servirà un candidato forte ma soprattutto capace di una visione e di costruire il cambiamento con e non contro le persone”, ha sostenuto il politico renziano. Di certo, come ha ampiamente dimostrato la storia in questi ultimi anni, non servono a nulla le Leopolde (da Firenze in giù). Luoghi elitari, frequentati in massa anche da manager, da banchieri e da ricconi, che hanno poco aderenza e rispondenza con i bisogni e con le necessità vitali ed elementari della gente. La Leopolda di Firenze, ad esempio, è stata strutturata dall’ego narcisistico dell’ex “riformista” in camicia bianca, costruita per soddisfare le sue interminate smanie di potere. Più o meno come Italia Viva, che è stata creata con un improbabile artificio politico di laboratorio, ma che ha poi un seguito quasi inesistente nel Paese reale.