di Marcello Buttazzo –

Ho visto domenica 19 marzo su Rai3 l’intervista di Lucia Annunziata alla ministra della Famiglia Eugenia Roccella, nel programma “In mezz’ora”. La tematica trattata era eticamente sensibile e appassionante. Annunziata ha condotto con il solito piglio, professionalità e indiscussa preparazione. S’è parlato di maternità surrogata e soprattutto di diritti delle coppie omogenitoriali, che questo governo di destra fatica a riconoscere. A un certo punto del dialogo, la giornalista e conduttrice, dopo aver ascoltato le solite doglianze confessionali della Roccella, ha esclamato: “Voi avete la responsabilità di farle queste leggi, ca . . o”. S’è lasciata andare, Annunziata, ad una parolaccia, di cui peraltro ha chiesto ripetutamente scusa a Roccella e ai telespettatori. In un mondo di puristi, i politici leghisti hanno subito gridato al “turpiloquio”, evocando “attacchi gratuiti e faziosi di giornalisti del servizio pubblico contro il governo”. Ma il più comico di tutti è stato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, che ha denunciato “la vergognosa arroganza della conduzione e un clima di intimidazione ideologica verso l’intervistata”. Il proibizionista Gasparri, verosimilmente, ha visto un altro programma. 

Marcello Buttazzo