A Napoli S. Maria del Trionfo è per i senza dimora
di Marcello Buttazzo –
In un mondo di sperequazioni sociali, di diseguaglianze economiche, di strisciante e diffusa povertà che assale e mortifica, i più benestanti avrebbero il dovere morale di aiutare i più bisognosi. A volte, qualcuno s’adorna di eccessive e inutili ricchezze e non sa guardare oltre il suo stretto giardino. Ma l’uomo moderno diventa davvero sapiens solo quando sa aprirsi alla gratuità, al dono, alla solidarietà. Complimenti alla Diocesi di Napoli e all’arcivescovo Mimmo Battaglia, che hanno deciso di aprire le porte d’una chiesa da tempo chiusa, santa Maria del Trionfo, per accogliere i senza dimora. E così, in queste sere di freddo intenso, 25 clochard troveranno ospitalità in una struttura idonea, dove potranno cenare e fare una doccia. L’arcivescovo di Napoli Battaglia, l’anno scorso, fece sgombrare i locali dell’archivio d’una confraternita di via Duomo (dove ha sede l’Episcopio) per accogliere dei poveri senza tetto, per dare loro pasti e servizi igienici, per donare loro la meritata carezza, per preservarli dal gelo. Storicamente la Caritas italiana è impegnata fattivamente e con alacrità provvede alle necessità primarie dei più disagiati. Vorremmo che ci fossero, in tutta Italia, tanti Mimmo Battaglia. Magari qualcuno anche fra i politici di questa avvilita contemporaneità.
Marcello Buttazzo
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