La Giornata internazionale dei diritti umani
di Alessandra Capone
Art. 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.”
Giovedì 10 dicembre, si celebra in tutto il mondo l’anniversario dell’adozione della Dichiarazione Universale dei diritti umani da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, avvenuta a Parigi il 10 dicembre 1948. Essa, ha chiuso un’epoca, ma ne ha aperta un’altra: da un lato, ha recepito quanto di positivo era emerso dal ‘600 in poi; da un altro ha rappresentato il punto di partenza verso forme più ampie di civiltà.
In particolare, quest’anno, la Giornata internazionale dei diritti umani è dedicata al lancio della campagna per il 50° anniversario del Patto internazionale sui diritti civili e politici e del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, adottati entrambi dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 16 dicembre 1966. I due Patti internazionali, insieme alla Dichiarazione universali dei diritti umani, costituiscono gli elementi fondanti del sistema internazionale dei diritti umani.
In un momento storico così cruciale come quello che stiamo vivendo, e alla luce dei recenti fatti di sangue che sconvolgono il mondo, è quanto meno doveroso approfondire il valore ed il significato dei diritti umani e della loro fondamentale tutela.
Nel preambolo e nell’Articolo 1, la Dichiarazione proclama inequivocabilmente i diritti innati di ogni essere umano: “La noncuranza e il disprezzo per i diritti umani hanno prodotto atti barbarici che hanno oltraggiato la coscienza dell’umanità; l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani possono godere di libertà di parola e credo, libertà dalla paura e dalla povertà è stata proclamata come la più elevata aspirazione della gente comune… Tutti gli esseri umani sono nati liberi e con uguali diritti e dignità.”
Gli stati membri delle Nazioni Unite si sono impegnati a lavorare insieme per promuovere gli articoli sui diritti umani che, per la prima volta nella storia, erano stati riuniti e codificati in un documento unico. Di conseguenza, molti di questi diritti, in varie forme, fanno oggi parte delle leggi costituzionali delle nazioni democratiche.
E’ d’obbligo, pertanto, l’invito a ciascuno di noi a ri-leggere la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, vista la straordinaria importanza di questo documento che in trenta brevi articoli parla di ciascuno di noi, della dignità e del valore di ogni persona e definisce con parole chiare e semplici i nostri fondamentali diritti. Sono diritti civili, politici, economici, sociali e culturali. Sono diritti individuali ma anche universali e indivisibili. Parliamo del diritto alla vita, alla pace, alla libertà, al lavoro, alla pensione, all’uguaglianza, al cibo, all’educazione, alla salute, alle pari opportunità, all’ambiente, all’acqua, alla casa, alla giustizia, allo studio, alla cittadinanza.
Sono solo 30 articoli. Eppure, ancora oggi, pochissimi italiani li conoscono. Eppure, dietro a ciascuno di questi articoli ci sono stati tanti giovani che hanno lottato e spesso pagato con la vita l’impegno contro la guerra, la dittatura e l’oppressione, per la libertà e la giustizia. Eppure quei diritti continuano a essere violati in tante parti del mondo e anche nel nostro paese.
Il direttivo dell’Associazione culturale e di formazione CONSORTIUM IURIS
articolo a cura di Alessandra Capone
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