Il trenta giugno scorso è entrato in vigore il nuovo orario estivo dei treni della Ferrovia Sud Est. Il cambiamento negli anni passati non ha mai causato problemi ai passeggeri come quest’anno, dove la tabella oraria è stata letteralmente stravolta.
Il treno con partenza da Zollino che effettua fermata a Sternatia, Galugnano, San Donato e San Cesario nella fascia oraria compresa tra le 18 e le 18,18, prima di arrivare a Lecce, ora è diretto: cioè transita soltanto nelle stazioni suddette, non offrendo più servizio di salita e discesa dei passeggeri. Anche il treno delle 21,04 con partenza da Lecce per Gallipoli, attraverso Zollino, è diventato diretto: prima fermata utile per scendere o salire è Zollino, appunto.
In compenso hanno aggiunto un treno alle 20,16 (Lecce – Gallipoli) per offrire la possibilità di scendere o salire nelle stazioni suddette. Ma non è la stessa cosa, suppongo. Che rimedio è mai questo? Non ce la fanno a prenderlo prima, per ragioni ovvie e inutili da spiegare, ma soltanto da capire. Sono stati aggiunti, inoltre, altri due treni serali: Gallipoli – Lecce e viceversa; ambedue diretti, cioè con solo transito nelle stazioni sopra indicate. Tutto a vantaggio dei turisti e a discapito delle povere genti locali!
In definitiva è stata cancellata la possibilità di usare il servizio nella fascia oraria ormai consueta. Siamo alla follia. Sgomento, rabbia e frustrazione ha assalito d’improvviso i pendolari, che non sapendo più cosa fare si rivolgono agli uffici.
Ebbene, un impiegato disponibile a ricevere le perplessità dei passeggeri consiglia loro di rivolgersi ai Sindaci dei loro paesi o nella sede leccese della Ferrovia Sud Est, per esporre le lamentele e il disagio provocato dall’avventato cambiamento. L’operatore, dolente della condanna inflitta alla gente, rea solo di dover prendere il treno a quell’ora, ha riferito che la nuova tabella (peraltro da interpretare) è stata decisa dalla Regione Puglia, attraverso un assessore che, evidentemente, poco conosce l’utenza del traffico locale salentino. Se le proteste non porteranno conclusioni – conclude l’educato consigliere – si dovrà aspettare il 1 settembre per ritornare al normale regime delle tabelle di marcia dei treni. Per l’estate ci dovremo accontentare di andare a Lecce o tornare nei nostri paesi negli orari stabiliti a Bari da illustri sconsiderati signori.
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