di Aldo Augieri

Caro dottor Cariglia, ho avuto il piacere di conoscerla e di aver lavorato con lei… non mi aspettavo il suo articolo ma devo dire che l’ho apprezzato molto…. non volevo sollevare questo coperchio, coperchio non di pentola ma di bara, perché dentro la bara bolliva qualcosa di inimmaginabile… ma tant’è… l’ha fatto lei ed io la ringrazio per le parole pronunciate riguardo al mio ultimo spettacolo H.H. e la ringrazio per lo sconforto espresso dopo essere venuto a conoscenza di ciò che sta accadendo da più di un mese e cioè il nostro sgombero dalla sede di Asfalto Teatro.
Dopo questa breve introduzione vi avviso gentili lettori che adesso a parlare sarà un morto, non un ferito a morte, non un moribondo ma un morto… che bello… ce l’ho fatta a diventare fantasma… era il mio unico obiettivo nella vita. Avete mai desiderato essere una mosca che ascolta un discorso rivolto a voi senza che gli interlocutori sappiano che voi ci siete e ascoltate bene? – beh a me è successo… ero dietro la porta… ho origliato tutto… ho sentito il piano… il piano è peggio di quanto si potesse immaginare… è stato un caso fortuito… mi trovavo in quell’angolo ameno per puro caso… ma è stata la mezz’oretta più eccitante della mia vita… l’artista, il creatore, colui che inciampa sull’asciutto… che cretinerie… altro che scoprire la moglie a letto con l’amante… ragazzi, il piano è sanguinario… si cerca il contenitore, si prendono tanti soldi, tanti soldi e dentro ci si mette uno slogan, poi tutto va da se… dentro puoi anche lasciare tutto vuoto a vita… tutto vuoto a vita.
E’ il fantasma che parla… nessuno se n’era accorto… solo il dottor Caligari o Cariglia spreme il frutto e lo fa bene perché mi ha spinto a svegliare quella cosa orribile che si chiama opinione pubblica… ah ahah e chi vi sveglia a voi?… neanche i tumori vi svegliano… figurarsi questa storiella malvagia.

Qualche giorno fa sono stato invitato ad una riunione, decine ne erano state fatte prima senza di me, a proposito ma la Film Commission lo sa o no che sta aprendo una sala proiezioni dove prima c’era un teatro? lo sa o no che ha sbattuto fuori per strada persone che lavoravano in una sala per creare visioni?…si questo è fare cultura… cacciare via senza neanche chiedere… imporre la propria proiezione… dunque, mi invitano ad una riunione e vi ricordo che ad una precedente avevo assistito di nascosto… senza che nessuno lo sapesse … e quella a cui avevo assistito era la più importante… mi viene offerto il caffè gentilmente, caffè che io rifiuto gentilmente e mi viene ordinato di sloggiare gentilmente, di andare via gentilmente, di non rompere il cazzo gentilmente, di andare fuori da Asfalto Teatro gentilmente, di andarmene affanculo gentilmente perché lì dove sono e dove lavoro insieme ad altre persone da 14 anni dovrà sorgere un cinema, una sala proiezioni come il Santa Lucia, ma Santa Lucia si può? – per te è finita ragazzo, abbiamo 600 mila euro da utilizzare, non puoi opporti al potere decisionale, sei rovinato gentilmente!
Vi pare una brutta storia? – Vi sto facendo pena? – Vi sembro un operaio della Fiat? – State pensando che storie come questa succedono ogni giorno in Italia? – la sentite la vittima? o sentite il morto? – attenti perché poi saranno cazzi vostri… avete letto i titoli che verranno? – le proiezioni di proiezioni di proiezioni di proiezioni di proiezioni di infelicità… lo slogan con dentro niente… qui c’è in gioco il desiderio, la gioia, ma anche la volontà di castrare, la castrazione proiettata. Che bello morire e stare ancora qui con voi, darvi la mano, fare l’amore, divenire mosca! – Capite bene come si esce da una riunione del genere?…tutto ciò che era stato fatto non contava nulla… zero assoluto… le visioni, Kafka, Kerouac, le gelosie, le masturbazioni celebrali come dice un mio (amico?) …Carroll, Lady Macbeth e ora Humbert – Humbert il più pericoloso di tutti, tutto il mio patrimonio, i miei personaggi fuorilegge sguinzagliati in giro per le strade… ma è troppo pericoloso… state sbagliando! Finirete male, loro non scherzano come me…

La finisco qui?…che ne dite?… o continuo?… o volete sapere il seguito?…per ora mi fermo ma prima di chiudere vorrei fare dei ringraziamenti… ringrazio il geometra, funzionario della Provincia di Lecce – Servizio Edilizia e Patrimonio, che una mattina mi ha offerto il caffè facendomi capire sempre gentilmente che io ero abusivo, che avevo tirato troppo la corda, troppo, che poteva bastare con le monellerie, lui lo faceva per me insomma diceva parole che non dimenticherò mai …grazie funzionario perfetto niente da dire… neanche una parola sulla ricerca della voce in variazione perenne e della scrittura in vortice automatico ma che dico?…sono scemo? In certi uffici non si dicono certe cose… Oibò? Ma perché chi scrive e sbaraglia la realtà per portarla a spasso con gli angeli deve confrontarsi con questi funzionari? Eh? Perché? con questi burocrati del marketing… che cazzo c’entrano con la cultura queste persone me lo dite?

Ringrazio Gigi De Luca (dal 2000 direttore dell’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce, vice presidente della Fondazione Apulia Film Commission e componente della Consulta Territoriale per le Attività Cinematografiche) che una mattina sempre offrendomi il caffè gentilmente mi assicurava di poter tornare a fare teatro nella stessa sala che mi veniva tolta, bastava aspettare la fine dei lavori, ma ogni volta che chiedevo di mettere per iscritto queste parole lui si rifiutava con accanimento… perché secondo voi? – grazie Gigi, ora ho capito che con le parole ci si può permettere tutto ciò che si vuole, ma con le parole scritte il gioco cambia… e tutta un’altra storia… le parole scritte fanno paura… non è facile cancellarle… caro Gigi, mia madre giocava sempre con me a quel giochetto stupido te lo ricordi? Gigino Gigetto compare Gigino scompare Gigetto… posso farti una domanda prima di dimenticarti? – ma a te vicepresidente della Film Commission il cinema lo guardi?…non stai tutti i giorni in giro per svolgere al meglio il tuo lavoro? dove lo trovi il tempo di leggere e di informarti e di tenerti aggiornato? dove lo trovi? dove?
Ringrazio il presidente Gabellone che una mattina offrendomi il caffè mi ha fatto comprendere perfettamente come una presidenza quando decide qualcosa la decide in modo fermo e convinto… niente può farla mutare… sapete come funziona il gioco? prima di decidere ti fanno avere decine di incontri con funzionari e sottofunzionari… questi incontri servono solo a sfinirti, a toglierti le forze, a farti arrivare nella sala del presidente completamente svuotato… “vai via ragazzo, se aiuto te dovrei aiutare anche tutte le altre persone che me lo chiedono… e chi sei tu? Il figlio della cicogna?” – Ah ahah si è giusto, ma Presidente ora le dico una cosa… io non ho mai votato in vita mia, ma se la prossima volta dovesse venirmi il cruccio di votare, se voto lei perché non dovrei votare anche tutti gli altri?… tanto siete tutti uguali…
Ringrazio la vicepresidente l’avvocato Simona Manca che nel momento in cui mi sentivo lacerato e frantumato come un bicchiere rotto per terra mi ha consigliato di trovarmi un deposito dove poggiare le mie scenografie ah ah ah… anche lei è stata davvero molto divertente…. ma  Simona ho da chiederti una cosa… questo deposito dove mi consigli di trovarlo? Nel centro storico o in periferia? Oppure mi consigli di cercarlo in provincia dove gli affitti costano di meno? A quale agenzia di affitti mi consigli di andare?…o forse aspetto un po’?.. o approfitto della crisi? si lo so adesso certi affitti sono molto convenienti… Ah ahahah Simona, Manca per giunta, Simona Manca nella giunta…. Tutto è scritto nel nome… Il destino dentro un nome… è stato sempre così…
E poi ringrazio l’ architetto Juri Battaglini che dopo aver progettato il cinema a mia insaputa continuava a salutarmi ogni giorno cordialmente dagli spazi limitrofi del limitrofo ex Knos… sia chiaro il signor Battaglini non era tenuto a dirmi niente, solo che… mi chiedo… che cazzo mi salutavi allora? Che cazzo mi chiedevi: “Come va con il lavoro? e il prossimo spettacolo quale sarà? Di cosa parlerà” … e una sera poi il signor Battaglini ha raggiunto l’apice quando mi ha calorosamente intercettato in un pub per dirmi a chiare lettere e con voce profonda e sincera: “Ti servirà ragazzo… crescerai in questo modo…” grazie Juri tu si che sei un amico… voglio crescere e diventare come te… battagliare come te… Come si fa? E infine ringrazio alcuni membri dell’ ex Knos i quali mentre sloggiavamo portando tutto via ci offrivano tanti caffè gentilmente… ancora con questi caffè… secondo voi dovrei preoccuparmi…?
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Finisco dicendo che Asfalto Teatro, il Teatro di Ateneo, Aldo Augieri, Daniele Sciolti, Antonio Cazzato, Bianca Sitzia, Emanuele Russo, Elisabetta Selleri, Salvatore Del Popolo, Vito Lettere, Federica Epifani, Stefania De Dominicis, Emanuele Augieri, Pippo Affinito, Anastasia Coppola si sono trasferiti al Principe Umberto in una sala molto ben allestita dove continueranno il loro lavoro… presto faranno rinascere un nuovo teatro perché la testa corre, il cuore galoppa, il teatro sono i nostri corpi e le nostre voci che nessuna riunione e nessun caffè avvelenato potranno uccidere…

Aldo Augieri