Sopra di me il vestito rosso
di Giuseppe Fioschi –
Sopra di me
il vestito rosso
traspariva dalla fenditura
d’un prospetto.
Sognante,
miravo
le sue fattezze scintillanti
tangibili sfuggenti.
Giocondo vagabondavo
pago di seguire
i suoi passi accomodanti.
Malinconici
s’alternavano
giorni sopiti
d’una folle vita,
spesa ai margini del mondo.
Nel riverbero della memoria
l’istituto la droga il carcere
negavano l’accesso a cerimonie consacrate.
Alieno
ai suoi passi,
affannoso m’allontanavo.
Che mai più avrei potuto
con braccia lambenti
stringere
la mia irraggiungibile Chimera.
Giuseppe Fioschi
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