Se tu mi chiami
di Marcello Buttazzo
Non viene mai
la notte cupa tetra
se tu mi chiami
dal tuo posatoio d’assenza
per evocarmi
lo spazio il tempo
e i giorni dell’attesa.
Non c’è indolenza
nei tuoi passi distanti,
non c’è oblio che tenga
se il rosso vivo
continua a sventolare
sulle bandiere di libertà.
Non c’è mestizia
nella mia sera,
se nuvole baldanzose
impavide di te
scrosciano pioggia,
pioggia benedetta
lacrime d’amore.
Stilla
bellezza
e armonioso canto
sul tuo volto ammaliatore.
Non s’adombra
il sole
ai tuoi occhi ridenti
di infinite parole.
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