Salvatore Nuzzo: “Pigramente cigola il tempo”
di Marcello Buttazzo – La poesia della profondità, dello scavo interiore. Scendere fin nelle fondamenta del proprio sé, senza alcun smarrimento, con passione, con ardore, con forza vibratile d’amore. Salvatore Nuzzo ha appena pubblicato per Musicaos Editore la silloge poetica “Pigramente cigola il tempo”. Come paziente rabdomante del pensiero, come sapiente archeologo dei vissuti, l’Autore ci guida con coraggio sui sempiterni selciati della ventura umana.
Salvatore Nuzzo, oltre che raffinato poeta, è soprattutto un eccellente psicologo e psicoterapeuta a indirizzo cognitivo comportamentale. La raccolta “Pigramente cigola il tempo” compendia una storia lunga e vivida di bellezza (poesie dal 1972 al 2017). Il “mestiere di vivere” di Salvatore Nuzzo è quello di indagare a fondo sulla natura dell’essere umano.
Nei versi che ci propone lui affina il sentimento alato, il cuore, il sangue, i nervi, con anima “straziata” di dolceamare impressioni. Salvatore è un attento osservatore degli eventi, degli accadimenti, s’abbandona all’ineludibile fluire del tempo con un registro altamente immaginifico, fantasioso. Il tempo che passa, che scorre e porta con sé clessidre di sogno, è il protagonista di questa raccolta. Se dovessimo dare una definizione secca di “Pigramente cigola il tempo”, diremmo senza indugio che si tratta d’una raccolta di poesie d’amore. La poesia d’amore è una delle forme più nobili d’espressione dell’animo umano, perché include anche una mansione di civile attenzione. La donna amata e le muse sono presenti e, a volte, assenti. La donna amata è decodificata in tutto il suo splendore.
La poesia di Salvatore Nuzzo è un caleidoscopio d’anima, dove i vissuti vengono scanditi con vigore e forza lirica. Se dovessimo dare un’altra definizione duratura agli straordinari versi dell’Autore, diremmo che questa è poesia della Natura. Terra rossa e marrone di zolle assolate, il pigro cotogno, lampi, tuoni, rigagnoli di pioggia, ceppi rasciutti d’ulivo, venti in burrasca, pallide rose, conchiglie morte, rara brezza, scroscio inquieto di colori, alberi fioriti, luce accecante, cieli grigi, cardellini impavidi, il pesco vibrante che indossa il vestito da sposa, la luna che colora la notte d’azzurro, il gelso ricco di frutti bianchi, rondini coi loro strilli acuti, le cicale che intonano un canto corale. Quella di Salvatore Nuzzo è poesia del Sud, perché la sua terra è tratteggiata con amore, con un arabesco di colori. Fa bene al cuore. L’infanzia trascorsa a Marittima è una fanciulla d’oro coi capelli di grano. I mari adamantini di Castro, Acquaviva, furoreggiano in questo libro. Salvatore rimane favorevolmente colpito da una processione in mare a Castro, dove “la festa dura nello scroscio inquieto dei colori”. Oppure, con semplicità bambina, Salvatore si rallegra della banda che suona in paese.
Davvero possiamo dire che la sua sia poesia del Sud. “Nel Sud, lesta e cara è la sera”. Nel Sud, la voce intreccia silenzi. Si respira di continuo odore di paese. Lo stupore fanciullo anima il nostro Autore. Nei suoi paesi di mare, la nevicata dei primi di gennaio 2017 viene descritta con incanto, con gioco e magia, con fascino. Il bianco drappo, secondo il punto d’osservazione del Poeta, è tale che “Marittima indossa un abito sfinito e disperato per la fretta perduta”. L’infanzia è l’eternoritornante appiglio. Tanto che Salvatore può scrivere, alla fine della nevicata di gennaio 2017: “Per sette giorni sono rimasto sospeso al tenue filo dell’infanzia”. Un collante che lega intimamente i versi di questa silloge è il lirismo diffuso. C’è una assoluta musicalità che disciplina le poesie, non come un fatto casuale, ma come una ricerca perenne ed equilibrata. La Natura-dicevamo- è preponderante, sempre presente con i suoi drappi di colori. E possiamo, senz’altro, dire che si tratta d’una Natura benigna, benevola, che sa dare la sua carezza all’Autore. Salvatore Nuzzo è uno straordinario psicoterapeuta. E l’arte di conoscere se stesso e di entrare in sintonia empatica con l’altro da sé, la mette in pratica anche nella sua opera poetica, nei suoi scritti. Lui è pacificato con la sua anima, sa che il suo equilibrio dinamico, in continuo divenire, può essere giacimento di calie preziose per dispiegare alla realtà una bellezza seconda. L’invito che vorrei fare è quello di acquistare, leggere e rileggere con attenzione “Pigramente cigola il tempo”, perché è davvero un interessantissimo e bellissimo libro di poesie.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.