Il tuo splendore lontano
E nel silenzio
mi porterai le voci,
le parole fragili
e i bisbigli dell’anima
come un mormorio di vento.
Mi porterai il tempo
l’attimo e l’infinito,
lo spazio delimitato
dal tuo bel sorriso radiante.
Cos’è stasera
che manca?
Cos’è stasera
che strazia?
Il tuo viso assente
è vuoto d’amore?
Niente di tutto ciò.
Nel silenzio crepuscolare
che non affatica il cuore
sento le voci,
il proferire di tenere parole.
Ti sento
e ti vedo.
Ti vedo qui
nella calma
della sera che avanza.
È uno strepito loquace
il tuo volto che manca.
È una carezza d’onda.
Il tuo splendore lontano
mi sazia.
Marcello Buttazzo
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