Franco Arminio candidato per L’Altra Europa
di Mauro Marino
Franco Arminio in questi giorni è stato ospite a Melpignano per una sessione della Scuola di Paesologia.
L’ho incontrato questa mattina (lunedì 14 aprile) a Lecce, a pranzo: farro e fave, mozzarella, una buona crostata di fichi preparate da Santa nella casa di via Udine.
E’ sempre un piacere ascoltarlo, condividere con lui un po’ di tempo. La novità è che si è candidato nella lista L’Altra Europa guidata dal greco Alexis Tsipras.
Lo annuncia ma poi, subito dopo, pare ritrasi dai compiti “naturali” del candidato…
Sempre difficile per un poeta, non la politica – che è cosa connaturata al pensiero poetico, pane del far versi, quelli veri, quelli che distillano la scrittura necessaria – ma dal dover fare propaganda di sè… Certo se andate a cercare in rete, lui, da buon paesologo, s’è inventato i comizi. Comizi speciali! Li ha rivolti alla pozzanghera, al bosco, alla mucca… Li ha tenuti per uno spettatore solo o in una barberia accompagnato da un organetto…
Ecco di seguito il Manifesto per un’Europa Paesologica che ha registrato in rete numerosissime adesioni…
MANIFESTO PER UN’EUROPA PAESOLOGICA
La paesologia è un modo di camminare nel mondo, una forma di attenzione che cerca di tenere assieme poesia e impegno civile. La politica come attenzione agli esseri umani, agli animali, ai luoghi e alle cose. La poesia come attenzione alle pene e alle letizie, intime e collettive.
Le forze politiche dominanti in Italia e in Europa lavorano ancora tutte nell’ansia della crescita economica, seguendo un modello che assicura a pochi la crescita e a molti la sofferenza. E non è solo una sofferenza economica: anche chi ha buoni redditi vive male e si sente sempre più isolato.
La paesologia è di fatto un nuovo movimento politico. Ormai ci sono tante persone che guardano i luoghi con un ottica paesologica. E non è solo uno sguardo, ci sono posture, comportamenti che si fanno strada in Italia e in altri lembi di Europa.
Franco Arminio è candidato alle prossime elezioni europee con la lista guidata da Tsipras. Un impegno che ovviamente poi continuerà anche attraverso altre persone nelle successive consultazioni elettorali.
Chi sottoscrive questo manifesto vuole costruire una comunità provvisoria di fratellanze e solitudini, disagi ed entusiasmi. La nostra politica richiede una militanza che parte dall’ascolto del corpo e dei luoghi. Non siamo senza ideologia, i nostri ideologi sono Giacomo Leopardi e Giordano Bruno, guardiamo all’Europa come la guardava Albert Camus.
L’Europa a cui vogliamo parlare e in cui vogliamo parlare unisce scrupolo nordico e utopia meridiana. Siamo in un campo aperto, non ha senso neppure definirsi di sinistra, se questa bandiera diventa una baracca in cui ripararsi dai mutamenti vorticosi in atto.
Usciamo fuori, usciamo insieme e vediamo cosa ci può dire il mondo, cosa possiamo dire al mondo. Non abbiamo la foga di cambiarlo in superficie, ma di viverlo con intensità, di mutarlo nel profondo, cominciando dal mondo che portiamo dentro di noi.
Meglio un poeta, non credete!?
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