di Antonio Stanca

Agli anni 2010-2012 risale la trilogia Providence, agli anni 2011-2015 la serie Beautiful composta da quattro romanzi, al 2015 la serie Happenstance. Anche romanzi isolati ha scritto, tanto, molto ha scritto. In verità a scrivere ha cominciato quando era bambina ma a pubblicare quando aveva trentadue anni. Ora ne ha quarantatré, si chiama Jamie Mcguire, è nata a Tulsa, Oklahoma, nel 1978 e qui vive col marito e i figli. É diventata famosa nel 2011 col romanzo Uno splendido disastro, il primo della serie Beautiful. L’opera sarebbe entrata nei Bestseller del “New York Times”, avrebbe avuto molte traduzioni oltre ad una riduzione cinematografica. Da allora il successo, i riconoscimenti per la Mcguire non si sarebbero più fermati.

La serie Beautiful sarebbe stata detta dei Maddox Brothers giacché nei romanzi che la compongono ritornano gli stessi personaggi, si dice sempre delle tormentate storie d’amore che i fratelli Maddox hanno con le loro donne. É un tema che ricorre anche negli altri romanzi della scrittrice quello del difficile rapporto d’amore, dei problemi, dei drammi che i giovani innamorati sono costretti a sopportare prima di veder realizzato il loro sogno di stare insieme e per sempre. É l’argomento che distingue la Macguire, che la fa amare da milioni di lettori che in quei personaggi, nelle loro vicende riconoscono, ritrovano momenti, aspetti della propria vita.

Così succede pure in Un disastro è per sempre, terzo romanzo della serie Beautiful. Risale al 2013 e l’anno scorso è stato ristampato da Garzanti. La traduzione è di Adria Tissoni. É incentrato sulla storia d’amore vissuta da uno dei fratelli Maddox, Travis, e dalla sua ragazza, Abby. Sono molto giovani, molto belli, molto innamorati, lei ha appena diciannove anni, si conoscono da poco, da alcuni mesi, sono ancora all’università e, tuttavia, decidono di sposarsi. É lei a deciderlo e a pensare di farlo lontano da dove si trovano, l’albergo Keaton Hall, perché così avrebbero evitato che Travis fosse incriminato. Nell’albergo c’era stato un incendio furioso, quasi indomabile, c’erano stati tanti morti, tanti danni. Travis era tra i responsabili del disastro ma Abby pensa che se fossero fuggiti quanto prima, in aereo, a Las Vegas per sposarsi avrebbero annullato ogni accusa perché lontano sarebbe risultato lui dal luogo dell’incendio. Lei lo aveva pensato e insieme lo avevano fatto. Era tanto innamorata da volerlo salvare dal pericolo che correva, lo sentiva così suo da non sopportare che fosse inquisito e messo in carcere, che rimanessero lontani, distanti per qualche tempo. Questo era pure l’amore di Travis, appassionato, intenso, ardente. Li aveva presi per intero, nell’anima e nel corpo.

Il tempo trascorso a Las Vegas sarebbe stato quello richiesto dalla celebrazione del matrimonio fatta in maniera essenziale. Un tempo breve ma continuamente attraversato, specie nella mente di Abby, dalla paura di essere raggiunti da qualche avviso da parte delle forze dell’ordine che indagavano ormai sull’incendio, sulle vittime, sui responsabili. Una condizione di spirito sempre tesa sarà la sua e tale rimarrà anche quando saranno rientrati. Dovranno faticare perché Travis sia liberato da ogni sospetto, dovranno affrontare indagini, spese, adattarsi a ridotte condizioni di vita. Si muoveranno molte persone, si creeranno molte situazioni, si correranno molti rischi ma alla fine ce la faranno e il loro amore, la loro unione non sarà più in pericolo.

Un’altra volta Mcguire ha detto di una storia d’amore diventata difficile e poi risoltasi al meglio, un’altra volta ha mostrato la sua maniera di essere scrittrice, un’altra volta ha avuto successo. La aiuta in questo non solo il genere dei suoi romanzi così sentimentale da coinvolgere fin dall’inizio ma anche la forma espressiva tanto chiara, scorrevole da favorire la lettura.

Antonio Stanca