Aldo Cazzullo, al servizio della cultura
di Antonio Stanca –
Allegata al Corriere della Sera è uscita di recente una nuova edizione di Una giornata particolare (Le grandi svolte che hanno segnato la storia), ampia opera di Aldo Cazzullo impegnata a ricostruire, valutare quanto è successo in tredici famose giornate della storia, dalla più remota alla più prossima, l’importanza che hanno avuto per il loro tempo e per quello venuto dopo, quanto sono servite al bene comune, allo sviluppo, al progresso. La prima edizione dell’opera risale al 2022 e sempre da Solferino era avvenuta. Si può dire come di un libro-inchiesta che si aggiunge agli altri di un giornalista così abile, così ricco di esperienza come Aldo Cazzullo.
Nato ad Alba nel 1966, da giovanissimo si era dedicato al giornalismo. Prima aveva scritto per La Stampa, poi per il Corriere della Sera, dove sarebbe rimasto per sempre passando tra l’inviato speciale, l’editorialista, il vicedirettore, e dove avrebbe curato pure la pagina delle Lettere. In “Io Donna” tiene la rubrica Quello che gli uomini non dicono. È lo scrittore di due romanzi ma la sua attività preferita è quella del saggista, dell’autore di opere che indagano sulla realtà, sulla vita, sulla storia in particolare quella moderna e contemporanea, che trattano dei grandi avvenimenti, dei famosi personaggi, dei fenomeni politici, sociali, economici, culturali, artistici che di quella storia hanno fatto parte, che hanno contribuito a modificare, trasformare, ammodernare quelle che erano state le convinzioni, le concezioni di sempre, quella che era stata la mentalità, la morale diffusa, la misura di civiltà raggiunta. L’interprete dell’epoca moderna, la sua coscienza, può essere considerato Aldo Cazzullo: non è solo un giornalista impegnato ma anche uno studioso, un profondo conoscitore della storia, del costume, un osservatore, un pensatore, un giudice, un arbitro che procede con sicurezza tra quanto è successo e succede, spiega come si è giunti alla situazione attuale e a tutti i suoi problemi, valuta ogni minimo particolare e assegna quanto spetta ad ognuno, riconosce i meriti e biasima le colpe. Così pure in quest’ultima opera dove mostra come nella storia sia bastata una “giornata particolare” perché si concepisse, si intuisse, si avviasse un progetto, un proposito che determinante, fondamentale sarebbe risultato per l’intera umanità, una svolta avrebbe rappresentato nel suo percorso. A lungo l’autore del progetto aveva nutrito quel proposito e quel giorno lo aveva attuato o iniziato o concluso. Memorabili sarebbero diventati lui e il giorno, della storia sarebbero entrati a far parte, niente, nessuno li avrebbe potuti cancellare, alla fine dei tempi sarebbe giunta la loro memoria.
Una di quelle giornate, non ancora precisata, si sarebbe verificata nell’anno 73 avanti Cristo quando lo schiavo Spartaco si era ribellato alle dure condizioni imposte da Roma e, a capo di altri schiavi, aveva iniziato un’azione di rivolta che non si sarebbe esaurita in quel momento, in quei luoghi ma avrebbe avuto seguito fino all’età moderna, negri d’America, e di Spartaco avrebbe fatto una figura leggendaria, immortale. Un’altra giornata sarebbe stata quella del 17 Aprile 1209 quando papa Innocenzo III aveva approvato la Regola presentatagli da Francesco d’Assisi avviando così l’ideale di una cristianità da vivere sull’esempio, nello spirito del Vangelo, lontano da quanto di materiale si era caricata la Chiesa nel Medioevo. Anche questo discorso della posizione, dell’orientamento della Chiesa nel mondo sarebbe giunto fino ai nostri giorni.
Altra “giornata particolare” nel libro del Cazzullo sarà quella che nel 1304 aveva visto l’inizio della Divina Commedia di Dante, opera fondamentale per la cultura, la storia, l’arte, la lingua di quei tempi e dei tempi futuri; poi ci sarà la giornata del 3 Agosto 1492 quando Cristoforo Colombo con tre caravelle ed un equipaggio non molto sicuro era salpato dal porto spagnolo di Palos per andare oltre la linea dell’orizzonte, oltre i limiti stabiliti, oltre il mondo conosciuto e scoprire altri mondi, altre genti, altra vita; pure il 30 Agosto 1868 sarebbe stata una “giornata particolare” se si pensa che a Milano si erano incontrati per la prima volta Alessandro Manzoni e Giuseppe Verdi che in quella città vivevano da anni e vicine erano le loro case.
Di altre giornate memorabili si dice nell’opera, si arriva a quella del 25 Aprile 1945, che preannuncia la fine della seconda guerra mondiale e l’inizio di una nuova storia, a quella del 4 ottobre 1964 con l’inaugurazione dell’Autostrada del Sole, che da Milano scorre fino a Napoli e diventa per l’Italia il simbolo della raggiunta unità e del progresso che la stava accompagnando. Si arriverà a tempi ancora più recenti, altre “giornate particolari” saranno presentate, illustrate per quanto hanno significato in un percorso quale quello della storia moderna che piuttosto difficile è stato. Ancor più valorosi risulteranno, quindi, i loro protagonisti, ancora maggiore sarà il loro merito.
Un’altra opera di analisi storica ha voluto compiere il Cazzullo e nei modi di sempre, con un linguaggio, cioè, quanto mai chiaro, semplice. Come altre volte sembra di leggere una serie di racconti tanto facile è l’esposizione. L’autore si propone di far giungere ovunque quelle che sono conoscenze, verità determinanti, vuole raggiungere un pubblico esteso. Se si pensa che altre volte con altre opere ha compiuto operazioni simili si deduce che Cazzullo si è prefisso un compito di carattere sociale, di pubblica utilità. Intende far sapere quanto è successo prima e sta succedendo adesso affinché si impari a capire, a decidere, a pensare, a fare. Un programma di Educazione civica è il suo lavoro, uno scopo didattico ha e apprezzabile è la diffusione che va ottenendo se si tiene conto di quanto è diventato importante oggi sapersi orientare in un contesto così complicato come quello attuale.
Antonio Stanca
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.