di Marcello Buttazzo –

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che, in passato, anche lei come Salvini aveva espresso simpatia per Putin, ora si schiera risolutamente contro la ferocia dello “zar” russo. In particolare, Giorgia Meloni ritiene che debbano essere accolti da noi occidentali i “veri” profughi dell’Ucraina, le donne e i bambini, e non i migranti economici. “Non si mettono sullo stesso piano rifugiati reali e migranti economici”, declama convinta la “ pasionaria” destrorsa. Eppure lei che dice di difendere strenuamente l’identità cristiana e i valori del cristianesimo, dovrebbe aderire ai dettami di misericordia, di comprensione, di benevolenza, di umanità. Il limite più grossolano delle destre (e anche di buona parte della “sinistra” italiana) è quello di fare differenze fra immigrati che scappano da guerre e da conflitti etnici e disperati che fuggono da nera miseria. I Paesi occidentali opulenti e obesi, che hanno sempre depredato di materie prime e risorse i Paesi a Sud del mondo, hanno il dovere etico di non arricciare il naso e di accogliere. E dovrebbe saperlo anche l’integerrima Meloni, che sventola con insistenza la bandiera del cristianesimo. Parimenti, Giorgia Meloni e Matteo Salvini dovrebbero imparare che la loro fiacca formuletta propagandistica (“Prima gli italiani”) è anacronistica, antistorica e antipopolazionistica. E, tra le altre cose, sa di muffa. 

Marcello Buttazzo