di Marcello Buttazzo –

L’umanità migrante è negletta, costituisce un gravoso problema (mai una risorsa), da affrontare sovente con strumenti securitari. In America, Donald Trump, per porre un freno ai disperati che provenivano dal Messico e da altre latitudini, pensò di far erigere un immenso muro. Ora, l’amministrazione Biden, altrettanto odiosamente, sta stringendo accordi con la Spagna per deportare i migranti che premono al confine, questa desolata gente che staziona nel limbo della frontiera fra Messico e Usa. Le fonti americane affermano: “Le cifre dei migranti da trasferire sono modeste”. Da un punto di vista antropologico, considerare gli uomini e le donne come numeri (“cifre”) è già una miseria assoluta, irrispettosa delle biografie, delle storie, dei vissuti. I potenti del mondo dovrebbero capire che gli spostamenti degli esseri umani sono ineludibili, per innumerevoli motivi, avendo, tra l’altro, caratterizzato da sempre la storia del mondo. Al cospetto di guerre, persecuzioni etniche, nera miseria, non ha alcun valore la vulgata politica e semantica che fa differenze sostanziali fra movimenti migratori “legali” e “Illegali”. Tutte le persone sono cittadini del mondo con diritti e doveri e hanno la facoltà di abitare la terra. L’America (sia dei democratici, che dei repubblicani) per decenni ha raccontato la favola di voler esportare la democrazia e il benessere nei paesi più poveri. All’apparir del vero, Biden e compagnia sanno solo deportare i migranti e, per altri versi, rifornire di armi micidiali i paesi amici. Biden e Boris Johnsons sono anime gemelle: non hanno alcun rispetto per i sans-papiers, per i derelitti del mondo.                            

Marcello Buttazzo