di Marcello Buttazzo –

La solidarietà umana è uno degli strumenti più straordinari ed emozionanti, che serve a gettare un ponte d’essenza, di vita, conoscitivo, fra gli uomini e le donne. La Romagna ha traversato giorni tremendi a causa dell’alluvione. E proprio da un paesino del Ravennate, Sant’Agata sul Santerno, arriva una storia di bellezza e di comprensione davvero splendida. Laura Lumari, donna originaria di Genova, ha perso nel febbraio 2021 per una gravissima malattia perentoria suo figlio Stefano Cordì, musicista di 30 anni. Ora Laura, abitante a Sant’Agata sul Santerno, ha deciso di donare la stanza del figlio a un migrante disabile che ha perso tutti i mobili nell’alluvione di maggio. L’altruismo disinteressato è una mansione benigna e minuscola, piccolissima. E il dono è la poesia delle cose vissute. Gli esseri umani non hanno bisogno di compartecipazione chiassosa, retorica e reboante, ma di carezzevoli gesti di struggente francescanesimo militante. Toccanti e meravigliose le parole di Laura Lumari: “Durante l’alluvione di Genova, mio figlio era stato uno degli angeli del fango. Sarebbe andato ad aiutare anche in Romagna se fosse stato ancora vivo. Era generoso, donava agli altri. E ho deciso di donare la sua stanza per onorarne il ricordo”.

Marcello Buttazzo