di Marcello Buttazzo –

Siamo figli dell’epoca. E l’epoca, purtroppo, è altamente virale. Respiriamo un tempo di incertezze e di soverchia confusione. La fase 2 dell’emergenza sanitaria non si sa quando potrà cominciare compiutamente. Il mondo soffre. L’Europa è una grande malata. Di certo, i più titolati a rispondere a quesiti fondamentali e dirimenti sono gli scienziati, i virologi, i microbiologi. I politici, per definizione, possono disciplinare la crisi, governare le evenienze, ma dovrebbero stare accorti a proferire giudizi definitivi, magari in assoluta autonomia. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha suggerito di tenere i soggetti più a rischio, gli anziani, in casa fino a gennaio 2021. La 86enne cantante italiana Ornella Vanoni ha replicato prontamente: “Se è così, io mi suicido. Non ho più l’età per uscire, ma con la mascherina vado a fare la spesa. Stare a casa fino alla fine dell’anno? Non ci penso proprio. Anzi, appena mollano un filino mi sbatto al mare e caso mai affogo”. Mitica. Che dire, ancora? Come canta Francesco De Gregori: “Meno male che c’è sempre qualcuno che canta e la tristezza ce la passare”.