di Marcello Buttazzo –

“Prima gli italiani”? No, per niente. Prima l’umanità, di qualsivoglia colore. Più che seguire i falsi e retorici assiomi di alcuni politici italiani, sempre in cerca di propaganda e di facile visibilità, dovremmo considerare positivamente l’esemplare e alto magistero di Papa Francesco. Il Santo Padre ha istituito, ancora una volta, la Giornata mondiale dei poveri. Gli ultimi, gli invisibili, i diseredati, di qualsiasi gruppo etnico, hanno bisogno di cura, di rispetto, di amore. In piazza San Pietro, a Roma, è stato collocato un presidio ospedaliero per dare soccorso a chiunque abbia bisogno. Una carezza alle esistenze periferiche, alle vite ferite dagli eventi. Diversi specialisti del Policlinico Gemelli e del Policlinico Tor Vergata lavorano al meritorio “ambulatorio” del Papa. Visite specialistiche e cure gratis per tutti. Italiani e stranieri. Per la signora eritrea, laureata in antropologia, che da dieci anni vive sotto i ponti. Per il cuoco egiziano che parla quattro lingue, ma ha perso il lavoro e va avanti grazie alle mense della Caritas. Non ci sono solo stranieri a chiedere aiuto. Anche tanti italiani, soprattutto anziani, soli, poverissimi, che attendono insistentemente compagnia. Le anime invisibili sono spiriti fragili, che necessitano d’una doverosa premura da parte di tutti. In particolare, delle istituzioni. E l’assunto “Prima gli italiani” può valere solo per qualche politico rozzo e sprovveduto.

Marcello Buttazzo