L’umano nella necessità di ritrovarsi
di MariaGrazia Presicce –
Resettiamo vita e società
Zac! Tutto ridimensionato… d’un colpo si è ridimensionata la vita di ognuno… come una maglia che lavandola ti si rimpicciolisce, chi mai l’avrebbe immaginato? È accaduto e nessuno se l’aspettava…
Il silenzio ora incombe sovrano; di tanto in tanto la sirena di un’ambulanza o dei carabinieri e il rombo di qualche auto. Un signore esce dal cancello col cane, valido alleato di questi tempi per una passeggiata all’aria aperta. A quell’aria che, libera, finalmente respira in tutta la sua purezza avvolgendo più di tutti le mura dei palazzi dall’uomo abitati. Grattacieli baciati dall’aria mentre solo l’uomo è rinchiuso tra quelle mura.
Già! proprio così, solo l’uomo è costretto al chiuso: gli uccelli volano liberi nell’aria limpida e lieti cinguettano, son tornate le rondini coi loro voli, i colombi tubano sui muretti e le gazze ciarlano festose come comari e, forse, s’interrogano su quest’inspiegabile e straordinario silenzio… sì , davvero straordinario, perché l’aria aveva bisogno di respirare e nel vento e nel sole ascoltare il suo respiro liberato da rumori e inquinamento!
Questo inquietante Coronavirus sta ridimensionando l’umano vivere…davvero c’era bisogno di azzerare alcuni fenomeni in questa società del benessere senza benessere dell’anima. Una società distorta nei modi di essere e fare che pretende più che altro diritti deve, ad un certo punto, essere resettata perché si renda conto (forse!) dove sia andata a sconfinare e provare, speriamo, a ricominciare riscoprendo valori compromessi e sfregiati.
Siamo attratti dal vano e principalmente lusingati da consumismo, materialismo e protagonismo che hanno contribuito a seppellire coscienze, buonsenso e senso del dovere. Si corre tanto e si riflette poco… c’era quindi bisogno di silenzio e “tregua” per riacquistare e riportare equilibrio e rivalutare quella dignità dell’essere così stravolta dal progresso in tutti gli ambienti. Si manca di lealtà, primeggia l’ipocrisia, un’ipocrisia falsa, buonista, faziosa che lede le libertà individuali e non solo.
Questo falso buonismo, per mero interesse, ha creato nella collettività false attese, incostanza nei cuori, instabilità economica e gestione problematica dello stato producendo malcontento, intolleranza e inquietudine specialmente nei giovani che, non avendo punti validi di riferimento cui ancorarsi, disorientati hanno trasformato la libertà in libertismo assoluto e incontrollato a loro svantaggio.
Il consumismo, col beneficio della pubblicità imperante e incalzante, ha sollecitato eccessi divenendo totem di una società senza fari, adeguandola all’esibizione del sé senza nessuna identità interiore. Tutti uguali per essere accettati da una società falsa ed edonistica. Marionette sciccose mosse da fili invisibili; marionette oggi chiuse tra mura e quindi in gran parte invisibili che altre “marionette” provano a dirigere a loro favore immaginando che tutti gli umani invisibili siano d’accordo col loro fare inconsulto!
Maria Grazia Presicce
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