di Marcello Buttazzo –

Il deputato di Forza Italia Gianfranco Rotondi, segretario nazionale nientemeno che del “partitone” “Rivoluzione Cristiana”, dopo la pesante sconfitta del centrodestra nel turno di ballottaggi, ha fatto un’analisi ineccepibile. L’ex ministro berlusconiano ha buttato la croce addosso a Matteo Salvini, perché non ha saputo essere un leader unitario, ma ha contribuito solo ad ingrossare (tra l’altro, senza riuscire) la propria componente. E ha ragione, l’ex democristiano. Salvini è rimasto “Capitano” dimezzato solo del suo partito, “su una linea di destra estrema, lontana della tradizione antifascista di Bossi e del Nord”. L’eterno politico Rotondi ha, altresì, esaltato Conte: “Premier perbene e dialogante. Con lui un confronto civile”. Che il demiurgo dell’”invincibile armata” Fondazione Dc si stia preparando ad un nuovo salto di staccionata?