di Marcello Buttazzo – Nonostante la Lega di Salvini abbia pressoché fagocitato una parte rilevante del centrodestra, la sovranista Giorgia Meloni è convinta di poter piano piano ricucire con il partito di Matteo padano. Lei ritiene che anche un partito come la Lega possa avvalersi e trarre giovamento da un vero schieramento di destra dura. Le destre che si danno la mano. Ma la Meloni, prima d’ogni cosa, è donna di ferro, che sa far fruttare quei pochi  consensi che ha a disposizione. La leader di Fratelli d’Italia rivendica con orgoglio la forza assoluta del suo schieramento, “unico partito monogamo della coalizione”. E a chi le ricorda di essere ormai la copia sbiadita del Carroccio, lei, la “pasionaria”, con sdegno fa presente che Fratelli d’Italia sia la vera destra italiana, coerente, originale, identitaria, affidabile. Del resto, il “prima gli italiani” l’ ha sventagliato per anni lei. Come arcinota è la sua lotta senza quartiere ai migranti e ai clandestini  Eppoi, c’è la famiglia. La famiglia tradizionale da tutelare strenuamente e ottusamente, rigettando tutte le “inconcepibili” forme di famiglie declinate al plurale. Soprattutto sui cosiddetti temi “non negoziabili”, la tenacia e l’intransigenza di Meloni sono molto conosciute. E, nell’era virtuale, dei social e di Internet sovrano, soverchiante strumento da esibire più che gestire, anche Giorgia cede alla regola dell’apparire. E pubblica su Instagram una foto, che la ritrae mentre gioca a biliardino in coppia con il “compagno” Ignazio La Russa. Una avvincente partita a quattro “azzurri contro rossi”. La Russa e Meloni, ovviamente, contro i rossi. Rigorosamente a “calcio balilla”, perché l’identità è l’identità.

Marcello Buttazzo